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Pubblicato il 27/10/2016 07:07

Nuova forte scossa di terremoto in centro Italia

Notte in bianco di pioggia e di paura tra Umbria e Marche, dove ieri e' tornato l'incubo terremoto con due scosse forti, una terza di poco piu' debole e decine di sommovimenti di assestamento piu' lievi che non hanno dato tregua. Una notte lunghissima per le centinaia, forse migliaia di sfollati ancora da contare nelle strutture di accoglienza, in tenda, nei prefabbricati del sisma del '97, in alloggi di fortuna o a bordo delle automobili. Una notte funestata dalla pioggia incessante e dalla terra che non ha praticamente mai smesso di tremare, con due picchi del 4.1 e del 4.4 registrati tra le 5 e le 6 nella provincia di Macerata. Ieri, dopo la prima scossa del 5.4 delle 19.10, in pochi sono rimasti a casa, quasi tutti si sono spinti in strada, nei centri di accoglienza o altri luoghi sicuri, 'schivando' dunque il secondo tremore, del 5.9, alle 21.18. Stessa situazione alle 23.42, quando c'e' stata una terza scossa, del 4.6. Ma tra la prima e le 23 di ieri sera l' Ingv ne ha contate almeno 60. Le piu' forti sono state avvertite in tutta l'Italia centrale ed oltre, anche a Roma, dove diverse persone sono scese in strada e sono state segnalate crepe su alcuni edifici. Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, parlando nella notte da Rieti, ha ribadito che non risulta al momento che vi siano vittime, dispersi, ne' feriti gravi a causa dei crolli. Un uomo di 73 anni e' morto d'infarto a Tolentino per lo spavento. Ma a fronte del sollievo per le mancate vittime, si e' aperto un nuovo calvario per gli sfollati, e i danni alle case e alle strutture sono gravi: non solo per i borghi storici e il loro straordinario e unico patrimonio artistico, ma anche per i servizi: tre ospedali (a Tolentino, Matelica e Cingoli) e il carcere di Camerino sono stati evacuati. Diverse strade, invase da frane, sono impraticabili, incluso un tratto della Salaria. Diverse zone sono ancora senza luce e telefono. Le scuole oggi resteranno chiuse in tutti i Comuni coinvolti. Col passar delle ore va peggiorando la conta dei danni, non solo agli edifici ma anche al morale di popolazioni che stavano appena cominciando a risollevarsi. E che a soli due mesi dal terremoto di agosto si trovano a doverne affrontare un altro, con la sua scia di assestamento. Le prime immagini giunte dai luoghi del sisma, che ha avuto stavolta per epicentro la Valnerina, tra Perugia e Macerata, raccontano di chiese crollate come fondali di cartone, a Visso, Norcia, Ussita, Camerino, pezzi di patrimonio storico architettonico ridotti in briciole. A Ussita sono crollate le mura di cinta. A Camerino il campanile della chiesa si e' abbattuto sulla palazzina di fronte, fortunatamente vuota. L' intero centro storico di Visso e' stato dichiarato inagibile.

 

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La magnitudo della scossa registrata delle 21,18 e' al momento confermata in 5,9. Il Terremoto e' avvenuto alla profondita' di 8,4 chilometri nella zona di Ussita (Macerata), tra Visso e Castel Sant'Angelo sul Nera. 

La scossa di terremoto e' stata avvertita anche allo stadio di Pescara durante il match tra i padroni di casa e l'Atalanta. La partita si e' fermata per alcuni istanti. La partita e' stata sospesa al 31' del primo tempo a causa di una forte scossa di terremoto. Il direttore di gara ha interrotto il match per un minuti con alcuni tifosi che hanno abbandonato, per paura gli spalti. La partita ha poi ripreso regolarmente. 

Domani, al solo fine di consentire le verifiche sugli edifici, le attivita' didattiche di tutte le scuole di ogni ordine e grado del Comune di Teramo saranno sospese. A renderlo noto e' il Comune di Teramo

Dopo la scossa di questa sera di magnitudo 5.4 con epicentro tra l'Umbria e le Marche, l'Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc) del terremoto dell'Aquila ha avviato verifiche negli otto comuni del nuovo cratere del sisma nel centro Italia del 24 agosto scorso. "Abbiamo sentito i sindaci dell'Alta Valle Aterno e del Teramano - spiegano i dirigenti tecnici dell'Usrc -. Verifiche in corso anche se il buio non aiuta. Comunque, al momento non si rilevano danni ". Anche il personale Usrc registra "un forte spavento, siamo come sempre vicini ai sindaci dei nostri territori"


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Una forte scossa di terremoto, di magnitudo 5.4, è stata avvertita in tutta l'Italia centrale: Lazio, Umbria e Abruzzo. Avvertita anche a Roma. L'epicentro è nella provincia di Macerata, esattamente a Castelsantangelo sul Nera. Lo rende noto l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Castelsantangelo sul Nera si trova in linea d'aria a 17 chilometri e mezzo a nord ovest di Arquata del Tronto, uno dei centri piu' colpiti dal sisma del 24 agosto. Sono in corso le verifiche della protezione civile nell'area interessata dalla forte scossa di terremoto che ha colpito l'Italia centrale. Dalla sala operativa di Roma fanno sapere di essere in contatto con i sindaci interessati: per il momento si segnalano linee elettriche saltate soprattutto a Castelsantangelo sul Nera, localita' piu' vicina all'epicentro. Ancora non si hanno notizie certe di crolli. La gente e' scesa in strada in molti centri, tanta la paura. Le squadre di protezione civile gia' presenti sul territorio sono tutte impegnate nei controlli. 

La forte scossa di terremoto e' stata avvertita anche dalla popolazione di Pescara e l'Aquila.  "In Abruzzo al momento non risultano segnalazioni di danni. Stiamo continuando a verificare e monitorare". Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, che dice di aver avvertito la scossa "da Largo Chigi in riunione con Errani e i colleghi Presidenti per l'illustrazione in Commissione Bilancio del Senato del DL 'Ricostruzione'". "Avviso Importante - aggiunge il governatore sulla sua pagina - utilizzate anche questo spazio per segnalarmi problemi eventuali intervenuti con la scossa di terremoto avvertita da poco. Fatemi anche sapere circa la funzionalita' della erogazione del servizi elettrico". Al momento non si segnalano problematiche sulle autostrade abruzzesi, A/24, A/25 e il tratto della A/14.

 A Visso ci sono state scene di panico e crisi di pianto tra la gente che e' fuggita dalle case dopo la forte scossa di Terremoto. La popolazione, gia' provata da giorni di continue scosse, si e' riversata nella piazza principale sfidando i cornicioni che crollavano. "Le pareti mi sono venute addosso" racconta una donna appena fuggita dal suo studio di geometra nel centro di Visso. "Ho sentito venire giu' tutti gli oggetti e i libri dagli scaffali. Sono fuggita per le scale e fuori tutto era polvere. La gente gridava"

Ci sono dei crolli anche nelle frazioni di Amatrice dopo la forte scossa di Terremoto registrata alle 19.1o tra le Regioni Umbria e Marche con magnitudo 5.4. Persone presenti sul posto parlano di porzioni di strutture gia' compromesse dal Terremoto del 24 agosto ulteriormente danneggiate o crollate nella frazione di Villa San Lorenzo.

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