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Pubblicato il 05/09/2016 15:03

Ombrina Mare, la chiusura costa 300 mila euro

Il pozzo di Ombrina Mare e' stato chiuso con successo dalla ditta scozzese Zenith Energy per conto della Rockhopper Exploration con un procedimento di 'plug and abandonement' - tappa e abbandona - costato 250 mila sterline, circa 300 mila euro. A renderlo noto e' la ricercatrice della California State University, Maria D'Orsogna.

"A causa dell'attuale crisi nel settore petrolifero - spiega la ricercatrice - il prezzo e' considerato estremamente favorevole. Il direttore delle operazioni della Zenith Energy, Chris Collie, ha annunciato che era il loro primo progetto di rimozione di piattaforma ed e' stato tutto programmato ed eseguito in cinque mesi".

"Il metodo preferenziale, e quello usato per Ombrina, e' il cosiddetto bullhead - a testa di toro. I fanghi di chiusura vengono forzati nel pozzo fino a che gli idrocarburi e altre formazioni (acque di scarto, fluidi di perforazioni precedenti, gas) vengono respinti in profondita', nel giacimento iniziale. Sono stati poi rimossi dei cablaggi detti slickline e wireline e il cosiddetto 'Christmas Tree', le valvole di erogazione e manopole di controllo a mo' di albero di Natele. La Zenith ha infine cementificato il pozzo in modo definitivo, tagliato e rimosso rivestimenti interne delle pareti del pozzo e smontato l'infrastruttura visibile dalla superficie del mare". Secondo la Zenith, "Ombrina era particolarmente delicata a causa delle alte concentrazioni di idrogeno solforato rimaste nel pozzo e perche' durante il bullheading potevano esserci sbalzi di pressione, ma e' andato tutto bene". 

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