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Pubblicato il 12/08/2016 18:06

Ospedale di Atessa, stabilite le prestazioni erogabili

E' stato predisposto il decreto commissariale che disciplina le attivita' erogabili all'interno del presidio "San Camillo De Lellis" di Atessa, che nel piano di riqualificazione del servizio sanitario abruzzese e nel riordino della rete ospedaliera regionale, e' qualificato come ospedale di comunita' e struttura territoriale dotata di moduli con posti letto, oltre a un punto di primo intervento. I moduli dei posti letto verranno definiti dalla Asl e riguarderanno l'ospedale di comunita', la residenzialita' per anziani e la riabilitazione territoriale. Nel nosocomio sangrino, oltre ai servizi sanitari di base e specialistici, dovra' essere garantita - nel rispetto dei Lea, i livelli essenziali di assistenza - l'attivita' ambulatoriale specialistica, con particolare riferimento alla medicina interna, cardiologia, ortopedia, oculistica e ginecologia, nefrologia e dialisi. Verra' assicurata la diagnostica per immagini (Tac, ecografie e radiodiagnostica tradizionale) e rimarra' pienamente operativo il punto prelievi, a cui sara' affiancato il Poct, un servizio che attraverso una serie di apparecchiature all'avanguardia portatili, consentira' di eseguire diagnosi immediate e puntuali per i pazienti, senza necessita' di trasferirli in altri presidi per effettuare gli accertamenti. "Va precisato - commenta l'assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci - che la riconversione del San Camillo avverra' gradualmente, in base a un processo predisposto dalla Asl Lanciano-Vasto-Chieti sulla base dei tempi di attuazione di quanto previsto dal piano di riqualificazione del servizio sanitario regionale. Siamo convinti che le scelte per il presidio di Atessa rafforzeranno la qualita' dei servizi offerti all'utenza, con risposte efficaci a quelle che sono le esigenze sanitarie del bacino di riferimento. E' dunque prevedibile un importante aumento delle attivita' e del volume delle prestazioni, in quanto connesse a una forte domanda di assistenza per cronici fragili e non autosufficienti in costante crescita". Nel decreto si specifica che ad Atessa continuera' a funzionare anche l'attivita' chirurgica ambulatoriale "purche' - si precisa nel documento - erogabile in condizioni di sicurezza per i pazienti, anche sulla base delle dotazioni della struttura"

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