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Pubblicato il 29/07/2015 13:01

Parco Costa Teatina, Forza Italia da D'Alfonso impegno su perimetrazione

Durante la seduta odierna del Consiglio regionale, nel corso della discussione sulla risoluzione a firma del consigliere Monticelli (Variazione al progetto di relazione sulla strategia per la macroregione adriatico-ionica), i consiglieri regionali di Forza Italia Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri hanno fortemente contestato il comportamento dell'assessore regionale all'Ambiente Mazzocca. Il riferimento e' alla risoluzione sulla perimetrazione del Parco della Costa teatina (approvata durante la precedente seduta), che ne chiedeva la rivisitazione, alla quale pero' non e' stato dato seguito, anzi l'assessore Mazzocca di sua iniziativa ha scritto al ministero per accelerare l'approvazione della stessa perimetrazione.

"L'assessore Mazzocca - sottolineano Febbo e Sospiri - si e' appellato ad un'altra risoluzione, senza indicare quale, ribadendo la sua autonomia in quanto delegato all'Ambiente. Il suo e' un gesto grave perche' evidenzia il mancato rispetto dell'Assise e sopratutto un atto di insofferenza tenuto conto che la stessa maggioranza nella precedente seduta aveva votato la risoluzione". Lo stesso assessore e' stato comunque smentito dal presidente D'Alfonso che prendendo la parola si e' impegnato a intervenire - secondo quanto riferiscono i due consiglieri di opposizione - presso il ministero dell'Ambiente affinche' venga rivista la perimetrazione del Parco, perche' effettuata con cartografie datate che sovrapposte alle attuali non danno un quadro preciso della realta' esistenze sul territorio, citando alcune lacune come quella dell'inclusione dei territori del porto di Vasto e Ortona, peraltro gia' indicate dal consigliere Febbo. "Prendiamo atto - dichiarano Febbo e Sospiri - di questo intervento da parte di D'Alfonso e attendiamo che alle parole seguano i fatti visto che un Parco non puo' nascere senza il consenso dei territori e quindi dei Sindaci che non sono neanche stati ascoltati dal Commissario De Dominicis, quindi quella perimetrazione e' fuori da ogni logica ambientale, territoriale ed economica

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