Sono Toscana e Umbria, nel 2014, ad avere la maglia nera in Italia delle acque superficiali con la maggiore percentuale di pesticidi nelle acque superficiali, rispettivamente nel 90,6% e nel 95% dei punti presi in esame. In alcune Regioni del nord la contaminazione e' molto piu' diffusa del dato nazionale del 63,9%, come in Veneto (74,8%), Lombardia (78,5%), Emilia Romagna (84,4%); nel Lazio arriva all'80%. Va considerato, tuttavia, che mancano i dati di Calabria, Campania e Molise.
In Abruzzo, con 65 punti di rilevamento, la percentuale si attesta al 4,6%. Nelle acque sotterranee la diffusione della contaminazione, che ha una media nazionale del 31,7%, e' particolarmente elevata in Sicilia (76,6%), Friuli (68,6%) e Lombardia (41,3%). Per il 2014 non ci sono i dati di Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia. Tra le sostanze che fanno sforare i limiti di qualita' ambientali c'e' il glifosato, l'erbicida piu' diffuso al mondo e sulla cui cancerogenicita' la comunita' scientifica appare divisa, presente al 39,7% dei punti di monitoraggio delle acque superficiali anche se e' stato cercato solo in Lombardia e Toscana.
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