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Pubblicato il 08/06/2016 22:10

Poche modifiche al decreto per i rimborsi agli obbligazionisti

Alla fine non hanno subito significative modifiche le norme del decreto banche che riguardano il rimborso automatico dell'80% per gli obbligazionisti colpiti dalla risoluzione di Banca Etruria, Banca Marche, Cari Chieti e CariFerrara. La commissione Finanze del Senato ha dato il via libera a poche correzioni e ad una modifica che allunga di due mesi (da quattro a sei) il tempo per presentare l'istanza di erogazione del rimborso. Per quanto riguarda i criteri di accesso all'indennizzo forfettario previsti dal decreto (cioè un patrimonio mobiliare di proprietà inferiore a 100mila euro o un reddito ai fini dell'Irpef inferiore a 35mila euro) il riferimento al reddito "lordo" (attualmente considerato nel testo) è stato sostituito con il reddito "complessivo" e verranno presi come base i redditi del 2014 ai fini Irpef (invece che del 2015). Tra i documenti che l'investitore deve allegare all'istanza salta la copia della richiesta di pagamento, alla Banca in liquidazione, del credito relativo agli strumenti finanziari subordinati. Restano invece da consegnare gli altri documenti previsti nel testo originario: il contratto di acquisto degli strumenti finanziari subordinati; i moduli di sottoscrizione o d'ordine di acquisto; l'attestazione degli ordini eseguiti e una dichiarazione sulla consistenza del patrimonio mobiliare. Infine, sul capitolo indennizzi, è stata accantonata una proposta che potrebbe essere approvata stasera e che prevede che i rimborsi erogati dal Fondo non siano soggetti "ad alcuna imposizione fiscale"

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