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Pubblicato il 06/09/2016 18:06

Polizia arresta anarchici del Fai in molte regioni

Ha toccato anche l'Abruzzo, e in particolare la provincia di Pescara, l'operazione portata a termine all'alba dalle Digos delle Questure di Pescara Viterbo, Roma e Torino, coordinate dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Polizia di Stato, con l'arresto di sette anarchici della Federazione Anarchica Italiana (Fai) accusati di associazione di stampo sovversivo, finalizzata al terrorismo: due sono abruzzesi e vivono a Montesilvano dove sono stati arrestati dagli agenti della Digos della Questura di Pescara, coordinati dal vicequestore aggiunto Leila Di Giulio. In queste ore, contestualmente all'esecuzione delle ordinanze, sono in corso le perquisizioni domiciliari a carico degli indagati. L'indagine, durata anni, e' partita dopo i primi atti eversivi attribuiti alla cellula eversiva che aveva collegamenti con altri gruppi anarco-insurrezionalisti del vecchio continente

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Vasta operazione della Polizia di Stato contro la FAI- Federazione Anarchica Informale. La DIGOS di Torino, coordinata dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia Prevenzione, su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, sta dando esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare con il contributo operativo delle DIGOS di Pescara, Roma e Viterbo che ha permesso di arrestare sette anarchici e indagarne altri otto. Nell'ambito della vasta operazione, i poliziotti, con l'ausilio di unita' cinofile antiesplosivo, hanno sottoposto a perquisizione oltre trenta anarchici e ventinove abitazioni dislocate in Piemonte, Liguria, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Sardegna, Abruzzo, Campania e Umbria. L'operazione contesta agli arrestati il reato di associazione con finalita' di terrorismo e attribuisce agli stessi l'esplosione di tre ordigni. Uno presso il quartiere Crocetta di Torino del 5 marzo 2007 e due ordigni presso la Caserma allievi carabinieri di Fossano del 2 giugno 2006. Gli ordigni, in entrambi i casi, erano programmati per esplodere a breve distanza l'uno dall'altro al chiaro scopo di arrecare grave danno all'incolumita'  delle forze dell'ordine intervenute sul posto.

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