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Pubblicato il 19/04/2013 23:11

Prodi non ce la fa si va alla quinta votazione

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Migliore (Sel): i nostri voti non sono mancati, erano segnati. Si dimette Bersani

Sono 395 i voti che ha ottenuto Romano Prodi nella quarta votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. 78 preferenze sono andate a Anna Maria Cancellieri, 213 a Stefano Rodota' e 15 a Massimo D'Alema.
I risultati ufficiali sono stati letti dalla presidente della Camera, Laura Boldrini.
Inizierà domani mattina alle 20 la quinta votazione del Parlamento in seduta comune per l'elezione del presidente della Repubblica. Lo ha comunicato il presidente della Camera, Laura Boldrini, dopo la quarta fumata nera.
"Tutti i nostri voti erano segnati ed erano tutti su Prodi". Cosi' Gennaro Migliore, capogruppo alla Camera di Sel, a proposito dell'elezione del presidente della Repubblica. I parlamentari di Sel hanno scritto sulla scheda R. Prodi.

'250 voti per Rodota', piu' di ieri... Bersani hai visto? Rodota' forse ti e' stato vietato dall'Europa delle lobby? O dalla chiesa?'. Lo scrive sul suo profilo facebook il deputato pescarese del M5S Gianluca Vacca, al termine della terza votazione per l'elezione del Capo dello Stato.

Pierluigi Bersani si dimettera' da segretario dal momento in cui sarà eletto il nuovo presidente della Repubblica. Lo ha annunciato all'assemblea dei grandi elettori del PD. "Abbiamo prodotto una vicenda di gravità assoluta, sono saltati meccanismi di responsabilità e solidaretà, una giornata drammaticamente peggiore di quella di ieri". Così Pierluigi Bersani all'Assemblea del Pd. 'Al prossimo voto per il capo dello Stato ci asteniamo e faremo un' assemblea, mi auguro che si trovi una proposta con le altre forze politiche. Noi da soli il presidente della Repubblica non lo facciamo" ha aggiunto. 'Nella situazione che si è creata bisogna riprendere contatti con altre forze politiche per impostare la soluzione" per l'elezione del presidente repubblica, ha continuato Bersani. "Abbiamo preso una persona, Romano Prodi, fondatore dell'Ulivo, ex presidente del consiglio, inviato in Mali e l'abbiamo messo in queste condizioni. Io non posso accettarlo. Io non posso accettare che il mio partito stia impedendo la soluzione. Questo è troppo" ha concluso il segretario.

 

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