Il premier Matteo Renzi in un'ampia intervista al Corriere della Sera fa il punto sul vertice Ue di Bratislava e puntualizza: "nessuna rissa, semplicemente un'occasione persa. Bratislava doveva essere la svolta, e invece e' stata l'ennesima riunione finita a discutere le virgole di un documento che dice tutto e non dice nulla". Il premier interviene anche su Italicum, referendum e sull'iniziativa di Stefano Parisi per il centrodestra. Il premier sottolinea di aver "parlato duro" al vertice di Bratislava quando nel documento presentato non ha trovato "una riga su Africa e immigrazione, ne' una riga su crescita e Europa sociale". "Bisogna riconoscere che l'austerity europea ha fallito". Renzi spiega di non avere "nessun problema con Merkel e Hollande", ma non ci sta a fare "la bella statuina, aderendo a decisioni che non decidono nulla". A Bratislava abbiamo fatto una bella crociera sul Danubio", "ma io speravo di rispondere alla crisi provocata dalla Brexit, non solo di farmi un giro in barca". "La legge di Bilancio italiana e' pronta", afferma. E "sono altri che dovranno giustificarsi per il mancato rispetto delle regole", a cominciare dalla Spagna, che "ha un deficit doppio del nostro", dalla Francia che "non rispetta nemmeno Maastricht con il deficit ancora sopra il 3%". Ma anche la Germania che "viola la regola del surplus commerciale: dovrebbe essere al 6% e invece sfiora il 9%". "Non sto zitto per quieto vivere". "Sull'immigrazione per il momento l'Europa ha parlato tanto e fatto poco", prosegue Renzi. "Hanno messo un paio di navi nel Mediterraneo che scaricano i migranti in Sicilia: utile per fare le interviste, non per risolvere i problemi". "Il giochino cosi' non funziona", rincara Renzi, che sottolinea la necessita' di chiudere gli accordi in Africa, di indurre i Paesi membri "a fare le ricollocazioni", di gestire i rimpatri. Davanti alla nuova sede per il Consiglio europeo proporra' di mettere "il barcone che l'Italia ha recuperato dal fondo del mare": "Almeno tutte le volte che c'e' una riunione anziche' guardare solo i divani nuovi, si guardera' l'immagine di quel barcone e dello scandalo di una migrazione". Quanto al referendum Renzi dice di non essere preoccupato, anzi "mai stato ottimista sull'esito come adesso". Sulla legge elettorale spiega che "siamo pronti a cambiarla, qualunque sia la decisione della Consulta", ora "tocca alle opposizioni parlare. Devono dirci cosa propongono". L'iniziativa di Parisi per il centrodestra? "Per il momento gli avversari sono Salvini e Di Maio. L'uno insulta la memoria di quel galantuomo che e' stato Carlo Azeglio Ciampi. L'altro paragona la Repubblica italiana a una dittatura sudamericana". "Auguri a Parisi, ma per il momento non convince neanche i suoi".
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