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Ricorso antitrivelle della Regione Abruzzo contro la decisione del Tar del Lazio
La Giunta regionale dell'Abruzzo ha avviato le procedure per il Ricorso al Tar del Lazio contro la decisione di procedere con le trivelle in Adriatico per la ricerca petrolifera e ha conferito l'incarico difensivo all'avvocatura regionale per la proposizione del ricorso in appello al Consiglio di Stato. Il ricorso è stato proposto contro la sentenza numero 14075 del 2015 del Tar del Lazio emessa nel giudizio contro il ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare in merito al decreto ministeriale numero 103 del 3 giugno 2015 relativo a due istanze di prospezione presentate dalla società "Spectrum Geo Ltd" - denominate "d 1 B.P. -.SP" e "d 1 F.P.-.SP" - che riguardano vaste aree dell'Adriatico da Rimini al Salento per un totale di circa tre milioni di ettari. Nello specifico, il ministero dell'Ambiente ha emanato decreti favorevoli di compatibilità ambientale per progetti di "prospezione e ricerca di idrocarburi" nel mare Adriatico con la tecnica dell'airgun. La tecnica dell'airgun consiste in un'ispezione dei fondali marini, con spari di aria compressa che mandano onde riflesse per capire cosa contiene il sottosuolo.
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