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Pubblicato il 15/09/2016 21:09

Ricostruzione, Errani: l'Abruzzo avra' soluzioni in tempi seri

"L'Abruzzo terremotato del 24 agosto avra' soluzioni nei tempi credibili e seri per costruire, ricostruire e riparare i danni direttamente accertati e legati al terremoto, in trasparenza e con qualita' ricostruttiva. Cominceremo con le scuole, anche se qui il problema ha gia' trovato una soluzione, poi le imprese e il lavoro". Lo ha detto il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani, arrivando a Valle Castellana prima di entrare in Municipio per la riunione con i sindaci dei centri del Teramano colpiti dal sisma. "Nel Decreto metteremo politiche non tanto collegate alla ricostruzione, quanto alla necessita' di dare uno sviluppo compatibile a questo territorio - ha sottolineato Errani - Per questo lavoreremo con presidenti di Regione e sindaci, per costruire politiche per il lavoro e l'economia perche' il problema e' riparare i danni, e lo faremo, ma anche dare una prospettiva".

E' durata due ore la riunione operativa tenuta nel pomeriggio dal Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani, al municipio di Valle Castellana. "La discussione credo sia stata positiva - ha detto all'uscita Errani, accompagnato dagli amministratori locali -. Adesso ci sono scelte da fare e fare insieme. Sono passati 22 giorni dal terremoto, credo che il lavoro fatto prima di tutto da Protezione Civile, sindaci, Corpi dello Stato, sia stato un lavoro di grandissima qualita'. Adesso andiamo avanti con la stessa determinazione". "La macchina dei soccorsi, come hanno detto i fatti, ha funzionato - ha aggiunto Errani - e per questo dobbiamo ringraziare chi ha operato senza sosta. Ora bisogna ricostruire e questo e' un lavoro che si fa insieme alle Istituzioni. Per farlo bene e in modo serio, trasparente e rigoroso, ho un'idea di ricostruire insieme con le Istituzioni, che sono la spina dorsale. Se c'e' una cosa che questa esperienza ha dimostrato in questi giorni difficili dopo il 24 agosto e' che le Istituzioni hanno dimostrato di essere fondamentali per rispondere ai bisogni della comunita'"

"Noi i territori non li stiamo lasciando mai, visto che questa e' la seconda visita in Abruzzo dopo quella a Montereale, e stando in costante contatto con la Regione credo che l'impostazione emergenziale e pre-commissariale, cosi' come quella di costante e continuo contatto con il territorio, stiano procedendo". Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio a Valle Castellana, dopo la riunione con i sindaci dei Comuni del Teramano colpiti dal sisma del 24 agosto e il commissario straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani. "Torneremo e, partendo da cio' che e' accaduto, ragionando e lavorando con i sindaci e la Regione potremo dare una risposta sia nella parte finale dell'emergenza sia nella parte di ricostruzione. Non esiste nella ricostruzione un modello - ha aggiunto Curcio - e all'estero siamo seguiti come modello di flessibilita' perche' ogni emergenza e' diversa dall'altra, sia per il tipo stesso di emergenza sia per l'impatto con le popolazioni sia per la risposta delle Istituzioni. Quindi bisogna strutturarli per essere flessibili". Sulla richiesta dei sindaci abruzzesi di fare presto, anche per l'arrivo dell'inverno, Curcio ha aggiunto: "Certo bisogna fare presto, sapendo che dopo tre settimane di cose ne sono state portate avanti tante. I sindaci giustamente chiedono e noi oggi siamo qui per dare risposte, capire e sapere come muoverci"

"La Protezione Civile credo che abbia dimostrato come funzioni il sistema Paese. C'e' stata una reazione di un sistema di un Paese ad una emergenza. E' stato pianificato molto e purtroppo molto raccolto sull'emergenza e ora rimettiamoci a pensare in tema di prevenzione. Perche' Protezione Civile - ha sottolineato Curcio - e' anche prevenzione e su questo noi dobbiamo spingere affinche' il termine della prevenzione non sia solo un abuso linguistico ma sia un qualcosa che entri nelle esigenze del cittadino e nella risposta delle Istituzioni. Per far questo bisogna aumentare il livello culturale. Quando c'e' richiesta di sicurezza anche il mondo delle Istituzioni ed della Politica va incontro a questa richiesta. E' importante che tutto questo non sia una idea che nasce nelle stanze di un Ente o Amministrazione ma che ci sia una richiesta quotidiana di sicurezza", ha concluso. 

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