Il plafond per la ricostruzione post sisma in Abruzzo del 2009 prevede un'autorizzazione di spesa sul bilancio statale di 185,6 milioni per il 2016, 130,9 per il 2017 e 112,7 dal 2018 fino al 2029. Mentre le risorse che si potranno spendere dopo il 2029 saranno 78,9 per il 2030, 45,1 per il 2031 e 11,3 per il 2032. Sono questi alcune cifre fornite da Giovanni Malitesta, responsabile dell'area supporto all'economia di Cassa Depositi e Prestiti, durante l'audizione svolta nella commissione Semplificazione a palazzo San Macuto durante l'indagine conoscitiva sulle semplificazioni possibili nel superamento delle emergenze. Il plafond, come ha ricordato il rappresentante di CDP, stanzia i fondi per la riparazione e la ricostruzione delle abitazioni principali colpite dal sisma del 2009. E il contributo statale, destinato alle persone fisiche, si sostanzia mediante la concessione di un credito d'imposta, attraverso le banche operanti nei territori del cratere, nella forma di finanziamenti agevolati ventennali assistiti dalla garanzia dello Stato, con oneri per capitale e interessi interamente a carico del bilancio pubblico. Per il sisma del 2012, invece (quello che ha coinvolto la pianura padana emiliana; Ndr), secondo il rappresentante di CDP, è prevista un'autorizzazione di spesa, dal 2013 in poi, di 450 milioni di euro annui, per imprese e persone fisiche. Finora, inoltre, è stata contrattualizzata ed erogata la cifra di 1,14 miliardi di euro. Mentre un altro plafond ad hoc sui finanziamenti agevolati è stato previsto, su provvista CDP, tramite le banche operanti nei territori colpiti, a favore dei soggetti danneggiati "direttamente o indirettamente per la dilazione del pagamento di tributi, contributi e premi dovuti allo Stato per effetto della relativa sospensione, garantendo, al contempo, il rispetto delle scadenze fiscali". Qui le risorse messe a a disposizione dallo Stato sono pari - come ha ricordato CDP - a 145 milioni per il 2013 e 70 per il 2014 (ma l'utilizzo è stato prorogato fino al 2015). Infine, secondo CDP, il funzionamento dei plafond per gli eventi calamitosi si è "gradualmente perfezionato nel tempo" ed è "ormai consolidato, risultando apprezzato dai territori e dalle amministrazioni pubbliche competenti, in virtu, in particolare, della capillarita e semplicita di accesso alle risorse e della standardizzazione del processo, assicurata dal quadro convenzionale CDP-Abi".
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