La Digis, societa' operante a livello nazionale nel settore delle ricerche di mercato e dei sondaggi, fa presente di aver avviato in varie regioni un monitoraggio quadrimestrale della situazione socio-economica e politica della Regione. In particolare, nel periodo 28 gennaio/1 febbraio 2016 e' stata effettuata una rilevazione statisticamente significativa, con un margine di errore del 3,1%, sull'Abruzzo, che proseguira' nei prossimi 2 anni, denominata ABRUZZO MONITOR. Secondo questa rilevazione, il 35,2% degli abruzzesi afferma che in Abruzzo si vive bene, mentre il 27,3% pensa si viva male. Il resto degli abruzzesi afferma di vivere ne' bene ne' male; il giudizio sull'operato del Presidente della Regione Luciano D'Alfonso e' positivo per il 43,1% dei cittadini, un dato in crescita rispetto alla precedente rilevazione di ottobre 2015. Il migliore assessore regionale e', invece, per gli abruzzesi Giovanni Lolli (21,6%), seguito da Silvio Paolucci (18,8%). Medaglia di bronzo, e in crescita rispetto alla precedente rilevazione di ottobre 2015, Andrea Gerosolimo (17,1%). Tra i rappresentanti politici dell'opposizione, colui che ispira piu' fiducia e credibilita' e' Paolo Gatti (26,1%), seguito dalla rappresentante dei Cinque Stelle Sara Marcozzi (24%). Buon risultato anche per Umberto Di Primio (17,4%), attuale sindaco di Chieti. Per quanto riguarda i Sindaci dei capoluoghi di provincia, il giudizio migliore lo ottiene il sindaco dell'Aquila Cialente, con un giudizio positivo dei suoi cittadini pari al 56,2%. A seguire Umberto Di Primio, Sindaco di Chieti, con il 52,1%, mentre il Sindaco di Teramo Brucchi si assesta al 45,1% di giudizi positivi, in crescita comunque rispetto alla rilevazione precedente di ottobre 2015. Fanalino di coda il sindaco di Pescara con 34,1% di gradimento. Il giudizio positivo degli abruzzesi sull'operato del premier Renzi e', invece, pari al 42,1%. Ultimo dato che si riporta e' la collocazione politica degli abruzzesi da dove si evince una maggioranza relativa del centrosinistra (28,3). Seguono centrodestra (18,2) e Movimento Cinque Stelle (13,9). Il 12,8% si dichiara di sinistra, l'11,4% di destra, mentre il 15,4% dichiara di non appartenere a nessuna delle precedenti aree politiche.
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