"La montagna ha partorito il topolino: dopo la sceneggiata delle dimissioni in blocco della sua Giunta, il presidente D'Alfonso ha nominato un nuovo esecutivo lasciando in piedi tutti i dissidi e le divisioni territoriali di ventiquattrore prima". Cosi' i consiglieri regionali del gruppo di Forza Italia commentano la presentazione della nuova Giunta. "Dopo due mesi di blocco di qualunque attivita' - proseguono - di nuovo il governatore non e' infatti riuscito a consegnare le deleghe che forse arriveranno tra due settimane; resta il problema del nuovo sottosegretario Mario Mazzocca cosi' come del consigliere detronizzato Camillo D'Alessandro: e' evidente che non permetteremo loro di recitare il ruolo di assessori-ombra, visto che i consiglieri regionali non possono detenere deleghe, ma possono al massimo avere funzioni e coadiuvare l'attivita' del presidente. Mazzocca e D'Alessandro dovranno rassegnarsi al ruolo di comparse, perche' non potranno assumere ruoli mascherati".
"Resta - aggiungono - l'incognita del consigliere Monticelli, al quale il presidente ha lanciato messaggi e avvertimenti sibillini, ma con il quale restano aperte le questioni inerenti la chiusura dei punti nascita e dei Pronto soccorso. Ma l'Abruzzo ha bisogno di altro, e non puo' continuare a vivere in quella paralisi politico-amministrativa in cui versa da un anno".
"Tra sei mesi tocchera' a Monticelli o Pietrucci recriminare la maglietta di assessore regionale e cosi' il cammino proseguira', tra una crisi e un'altra, senza mai concentrarsi sui veri problemi della comunita' abruzzese che sono tanti e indifferibili". Lo afferma il presidente regionale di Forza Italia, Nazario Pagano, che commenta il rimpasto di giunta presentato questa mattina dal presidente Luciano D'Alfonso. "Tuttavia - aggiunge Pagano - da oggi e' iniziato il declino politico del presidente Luciano D'Alfonso perche', egli stesso, e' diventato ostaggio della sua maggioranza che fino a un mese fa voleva consapevolmente dominare e piegare. Crediamo - conclude Pagano - che la crisi politica della maggioranza di centrosinistra che oggi guida la Regione Abruzzo continuera' anche nei prossimi mesi; ogni volta manchera' il numero legale per un premio non concesso o una promessa non mantenuta al consigliere regionale di turno e saremo costretti ad assistere a queste liturgie della politica dalfonsiana a danno degli abruzzesi"
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