Ryanair chiede che l'aumento della tassa aeroportuale in vigore da gennaio venga cancellato "perche' e' ingiusto far pagare le pensioni dei piloti Alitalia ai passeggeri". La compagnia low cost guidata da Michael O'Leary ha accolto con favore le dichiarazioni del ministro dei Trasporti Graziano Delrio "di fare retromarcia sull'aumento di 2,50 euro della tassa" e di "ridisegnare le linee guida aeroportuali che attualmente impediscono agli aeroporti regionali e delle isole di competere alla pari con gli scali delle principali citta'". O'Leary, nel corso di una conferenza stampa, ha fortemente criticato l'incremento della tassazione: "tassare i visitatori in Italia per creare un fondo che vada a pagare le pensioni e la riqualificazione professionale degli ex piloti Alitalia - ha sottolineato - creera' un danno incalcolabile a turismo e a lavoro. Se il governo la cancellasse del tutto - ha aggiunto -raggiungeremmo 50 milioni di passeggeri e 17 mila posti di lavoro in piu''. Per la compagnia, l'aumento della tassa ha portato a decidere di chiudere da ottobre le basi di Alghero e Pescara e spostare aeromobili ed equipaggi verso paesi con costi piu' bassi per il turismo. "Interromperemo anche tutti i nostri voli all'aeroporto di Crotone". O'Leary ha affermato di sostenere la convinzione del ministro Delrio che abbassando la tassa e ridisegnando le guidance "si apra la via per sbloccare ulteriori investimenti di Ryanair in aeromobili, nuove rotte, nuovi posti di lavoro e nuovi visitatori" e si e' detto pronto e disponibile "a tornare a discutere di crescita con questi aeroporti, una volta che la tassa e le linee guida saranno riviste".
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