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Saldi, a Pescara per negozianti luci e ombre
Indagine di Confcommercio
Dopo una partenza discreta si e' tornati alla normalità. Questa e' l'opinione dei commercianti pescaresi a 10 giorni dall'inizio dei saldi estivi raccolta da Confcommercio. Oltre il 50% registra lo stesso andamento vendite del 2014, il 25% un decremento oltre il 10%, il restante 25% un lieve incremento. Tutti concordano sulla necessita' di posticipare la data dei saldi, molti lamentano i troppi eventi in centro, con completa chiusura della citta', altri che solo pochi decidano di restare aperti la sera. "In questi primi giorni segno un incremento positivo rispetto ai primi giorni dell'anno scorso - dice un negoziante - Il periodo e' difficile, i saldi estivi coincidono con l'inizio della stagione. Ma ormai da anni dobbiamo essere bravi, preparati, sappiamo che i clienti aspettano le vendite a prezzi scontati. Dobbiamo essere pronti per tutto il periodo, non solo per i primi giorni dei saldi. Avere il negozio sempre pieno di assortimento, proporre capi della collezione invernale, cosi' da far nascere interesse e attenzione tra i clienti. A Pescara registriamo presenze di persone provenienti dai paesi vicini e di turisti, cio' che manca sono gli acquisti dei pescaresi stessi". "I saldi sono partiti in modo discreto, niente di eclatante, ma si lavora. Una cosa su cui sono molto critica - commenta la titolare di una boutique - sono tutti questi eventi in centro, che portano alla completa chiusura della citta', il risultato per noi e' completamente negativo". "Nei primi giorni registro lo stesso andamento dell'estate 2014. Quello che e' mancato quest'anno - osserva un altro negoziante - e' stata l'apertura fino a tardi. Quest'anno eravamo pochi a essere aperti la sera"
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