gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » PRIMO PIANO » SALVINI A L'AQUILA: "IL GOVERNO PRENDA IN MANO LA SITUAZIONE SULLA RICOSTRUZIONE"
Pubblicato il 11/04/2016 18:06

Salvini a L'Aquila: "Il governo prenda in mano la situazione sulla Ricostruzione"

"Le frontiere se hanno un senso vanno controllate sia per gli uomini che per le merci che entrano ed escono. Quindi, e' qualcun'altro che deve correggere il suo modo di lavorare. Mattarella sicuramente non fa gli interessi dei cittadini italiani, ma di altri". Di chi? "Chiedetelo a lui". Lo ha detto il segretario federale della Lega Nord e presidente di McS, Matteo Salvini, a margine della sua visita a Paganica, la frazione piu' popolosa dell'Aquila dove Salvini e' tornato per conoscere le problematiche ancora irrisolte e lo stato dell'arte post sisma a poco meno di una settimana del settimo anniversario del terremoto che devasto' il capoluogo di regione e altri comuni abruzzesi"

"No no, Bertolaso no". Il leader della Lega, a L'Aquila per verificare lo stato di ricostruzione post terremoto, non ha voglia di parlare dell'ex numero uno della protezione civile e si limita a dire, riferendosi al sindaco di Roma: "Bertolaso non e' il mio candidato, non sono qui a parlare di politica". In particolare, il segretario federale della Lega Nord, lo ha detto nella frazione aquilana di Paganica a margine di un tour del centro aquilano dove la ricostruzione privata stenta ancora a decollare. Qui Salvini ha incontrato una delegazione di artigiani e allevatori locali che gli hanno prospettato una serie di problematiche proprio relative al post sisma di cui Salvini ha garantito loro che si fara' parte attiva ad ogni livello istituzionale. Appena giunto a Paganica gli esponenti locali del movimento Noi con Salvini hanno fatto dono al loro presidente di una felpa bianca con la scritta L'Aquila e dove era inciso il suo nome, felpa che il leader della Lega ha subito indossato. 

"Il governo prenda in mano la situazione per quanto riguarda la ricostruzione post sisma perche' evidentemente il Comune dell'Aquila non e' all'altezza". Lo ha detto il segretario federale della Lega Nord e presidente di McS, Matteo Salvini, parlando nella frazione di Paganica a pochi giorni dal settimo anniversario del tragico sisma del 6 aprile 2009. "E' mio dovere essere qua per ricordare a chi governa che c'e' ancora tanta gente senza casa, senza futuro e senza negozi. Non entro nelle polemiche su chi doveva fare e cosa doveva fare. So che, dopo sette anni - ha osservato Salvini - non e' possibile che ci siano ancora delle frazioni che non hanno avuto ancora una lira di investimento. Se ci sono centinaia di progetti fermi non si puo' pensare che un solo Comune prenda in mano il destino di 50-60 frazioni. Evidentemente hanno sbagliato a valutare. Probabilmente, qualcuno, penso al Pd, pensava di poter gestire tutto lui, appalti, subappalti e subappalti dei subappalti. Non sono in grado di farlo, quindi, ci vuole un intervento nazionale per sbloccare situazioni ferme da anni. Se e' vero - ha infine osservato il leader della Lega Nord - che se ci sono un sacco di soldi, ma non esamini i progetti e non fai partire i lavori, quei soldi rimangono nel cassetto. Anzi, cornuti e mazziati"

Dopo la sua visita nella frazione di Paganica, Matteo Salvini, e' giunto nella piazza Duomo del capoluogo abruzzese per tenere una conferenza stampa. Arrivato dopo centinaia di metri sotto la sede del Comune, il leader della Lega Nord e' stato contestato da un gruppo di persone, soprattutto giovani, al grido di "vattene, vattene". Gli insulti non sono mancati e ad attendere l'arrivo di Salvini anche uno striscione con la scritta 'L'Aquila non ti vuole, vattene'. Mentre i sostenitori di Salvini lo applaudivano il presidente del Movimento ha mandato un bacio all'indirizzo dei contestatori che, a loro volta, lo hanno apostrofato con l'epiteto "sciacallo". La protesta, comunque, non e' andata oltre le parole di offesa.

© Riproduzione riservata

Condividi:



Utenti connessi: 1