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HOME » PRIMO PIANO » SALVINI IN ABRUZZO PARLA DI IMMIGRAZIONE: NON C'è POSTO PER TUTTI
Pubblicato il 24/03/2016 07:07

Salvini in Abruzzo parla di immigrazione: non c'è posto per tutti

Il leader della Lega Matteo Salvini "basta" con "il buonismo che tutela il delinquente che va a rubare nella casa degli altri". "Io dico che - sottolinea Salvini, a Lanciano per un comizio elettorale - se uno viene in casa mia a rubare, ed entra in piedi ed esce steso, e' un problema suo. Siamo stufi di cittadini indagati perche' si sono solamente difesi. Questo non succede negli altri Paesi del mondo. Quando torneremo al governo - promesse il leader della Lega - la polizia e i carabinieri torneranno a fare quello che devono fare: ripulire le nostre citta'. Altro che reato di tortura". 

"L'integrazione tra immigrati e popoli europei e' possibile solo "con piccoli numeri controllati". Matteo Salvini, leader della Lega, commenta cosi' a Lanciano i fatti di Bruxelles. "Contrariamente a quanto raccontano Renzi e Boldrini - aggiunge - non c'e' posto per tutti. Bisogna controllare tutti quelli che arrivano ed espellere chi non e' rifugiato"

 La cancelliera tedesca Angela Merkel per Matteo Salvini "e' un disastro". 
   "Ha sulla coscienza troppi morti - ha sostenuto - sia quelli per il terrorismo sia quelli per la fame che ha esportato in tutta l'Unione europea".

Il leader della Lega Nord Matteo Salvini è arrivato ad Avezzano dopo la vicenda dell'occupazione abusiva di un appartamento e sequestrato. Un gruppo di inquilini dello stabilie di via Mattarella e del quartiere, quasi tutti rom, come la donna che aveva preso possesso dell'alloggio popolare, sono scesi in strada aggredendo verbalmente Salvini. "Non ti vogliamo - gridavano - vattene, tornate a casa". E poi, sventolando il tricolore, "siamo tutti italiani, andate via". La protesta e' durata per tutto il tempo della visita di Salvini, una mezz'ora, con un imponente dispiegamento di forze dell'ordine e un cordone di poliziotti a dividere i due schieramenti, i salviniani e i manifestanti. Circondato comunque da molti sostenitori, il deputato ha toccato temi a lui cari: legalita', diritti e accoglienza. Chi protestava voleva un confronto diretto ma la visita si e' risolta con un contraddittorio a distanza. Mentre Salvini parlava di legalita' e diritti, dall'altra parte i rom continuavano ad attaccarlo urlando "pagliacio, pupazzo, vieni a parlarde con noi". Il leader della Lega non ha pero' interagito con i contestatori. "Siamo qui - ha spiegato - per ristabilire lo stato di legalita'. Ieri ci sono stati altri morti in Europa, figli del buonismo e dell'accoglienza. Il problema non e' la razza o l'etnia ma il rispetto delle leggi. Non vogliamo fenomeni che tentano di fare i furbi - ha aggiunto -. Io mi confronto con chi rispetta le leggi. Occupare le case popolari non e' un diritto. Quindi, fuori con le buone o con le cattive".

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