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Pubblicato il 04/07/2015 07:07

Sanità, Abruzzo Civico chiede una riflessione politica

"Il decreto del 24 giugno con il quale il Presidente della Giunta Regionale ridetermina il budget alla sanita' privata accreditata per gli anni 2014 - 2015, richiede necessariamente una riflessione politica e una valutazione sulle ricadute che avra' sulla sanita' Regionale. E' quanto affermano in una nota Giulio Borrelli, coordinatore regionale di Abruzzo Civico e i consiglieri regionali Mario Olivieri e Andrea Gerosolimo. La nostra posizione riguardo la sanita' privata accreditata e' volta alla contrattazione annuale, cosi' come prevista dalla normativa vigente, dei quantitativi di prestazioni necessarie per i cittadini abruzzesi. Le prestazioni da contrattare con la sanita' privata - aggiungono - dovrebbero, di conseguenza, essere quelle che la sanita' pubblica non riesce ad erogare, e per fare cio' bisogna analizzare, con cognizione di causa, ossia con i dati in possesso dell'Agenzia Sanitaria Regionale, quali prestazioni far rientrare nella contrattazione. Un aumento del budget, non obbligatorio, secondo la legge del 9 agosto 2013 n. 98, e comunque da compensare con risorse alternative, non ci sembra la maniera per programmare al meglio la spesa sanitaria nella nostra Regione. E' sicuramente necessario, a nostro parere, destinare somme importanti del fondo sanitario regionale verso la sanita' territoriale, al fine di avvicinarsi capillarmente al cittadino e dotare i Distretti Sanitari abruzzesi di personale e mezzi per fare fronte a prestazioni erogabili in ambulatorio. Queste prestazioni, nella situazione attuale, - affermano sempre i rappresentanti di Abruzzo Civico - intasano gli ospedali, pubblici e privati, in maniera impropria, costringendo i cittadini a file e attese interminabili. Sarebbe stato meglio investire una parte di quelle risorse per fare lavorare di piu' le nostre strutture e i nostri servizi presso gli ospedali pubblici, istituendo servizi in ospedali dismessi, oppure utilizzando incentivi per turni aggiuntivi, allo scopo di soddisfare le richiste dei cittadini che, a volte, debbono attendere anche piu' di un anno"

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