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HOME » PRIMO PIANO » SANITà, D'ALESSANDRO: CONTINUA NOSTRA OPERA DI RIFORMA
Pubblicato il 13/10/2015 18:06

Sanità, D'Alessandro: continua nostra opera di riforma

Il Consiglio regionale, riunito in seduta straordinaria per discutere degli effetti dell'applicazione del Decreto Lorenzin sul sistema sanitario abruzzese, ha approvato un documento - presentato dalla maggioranza di centrosinistra - che prevede un impegno del Commissario ad acta e Presidente della Regione Luciano D'Alfonso, su alcuni punti ben precisi: evoluzione dei livelli essenziali di assistenza (Lea), maggiori investimenti nelle risorse umane, rivisitazione dei meccanismi di finanziamento per le strutture pubbliche, studio di fattibilita' per due ospedali di secondo livello, investimenti sulla sanita' territoriale. Un altro documento, presentato dalle opposizioni, e' stato invece bocciato. Le minoranze chiedevano a D'Alfonso di relazionare in Aula sul recepimento del Decreto Lorenzin e di predisporre un piano con degli obiettivi da raggiungere nel medio periodo: qualificazione di almeno due ospedali di secondo livello, implementazione della rete di emergenza-urgenza, continuita' tra rete territoriale e ospedaliera, applicazione di un criterio vincolante per la programmazione ospedaliera oltre che per la sanita' pubblica, anche per quella privata. 

"Anche questa volta le opposizioni sono finite nel sacco del loro stesso gioco. La verita' viene sempre a galla. La maggioranza di centrosinistra e' stata compatta nel sostenere cio' che abbiamo garantito agli abruzzesi durante la campagna elettorale, ovvero la riforma della sanita' e non certo la distruzione del diritto alla sanità". Lo ha detto il consigliere regionale del PD, Camillo D'Alessandro, a margine del Consiglio regionale straordinario convocato sulla riorganizzazione della sanita' abruzzese. "E' stato imbarazzante - ha aggiunto - rileggere in Aula le dichiarazioni del Presidente Chiodi che ha fatto qualche anno fa, dichiarazioni identiche a quelle dell'Assessore regionale Silvio Paolucci, ma che oggi lui, stranamente, contesta". Il consigliere D'Alessandro, poi, ha letto in Aula le dichiarazioni del Presidente Chiodi pronunciate qualche anno fa a difesa della razionalizzazione della sanita', della specializzazione del presidio e del taglio del numero degli ospedali. Eccole: "Il triangolo delle bermuda ha fatto si' che una regione di circa 1,3 milioni di abitanti avesse ben sei Asl, un altissimo numero di distretti sanitari, 35 ospedali con un basso tasso di occupazione dei posti letto, peraltro raggiunto con ricoveri inappropriati con interventi di bassa complessita', con una casistica assai limitata che si traduce ineluttabilmente in una minore garanzia del paziente chi ha consentito che in Abruzzo si costruissero sotto casa, rischiosi per i pazienti? Chi ha voluto cinque neurochirurgie in Abruzzo chi ha consentito che in Provincia dell'Aquila ci fossero ben 14 ospedali che in provincia di Chieti ve ne fossero undici?. Queste dichiarazioni sono chiare - ha detto sempre D'Alessandro - il Presidente Chiodi, evidentemente, non ha ben chiaro che lui ha perso le elezioni perche' non ha fatto cio' che aveva intuito e che bisognava fare. Ma tra il dire il fare c'e' di mezzo la coerenza, il coraggio e la serenita' di operare non per le prossime elezioni, ma per i cittadini abruzzesi. Oggi - ha concluso D'Alessandro - abbiamo sfidato la minoranza sconfitta, gia' sulla parte della protesta, ad operarsi sulla proposta".

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