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Pubblicato il 15/09/2016 21:09

Sanità, finisce il commissariamento della Regione Abruzzo

I Consiglieri regionali di Forza Italia chiedono il taglio della maggiorazione Irpef

 Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan, ha approvato il nuovo Piano di rientro per la riqualificazione del Servizio Sanitario Abruzzese 2016-2018 che consentirà, a seguito di alcuni ulteriori adempimenti, la cessazione del commissariamento sanitario nella Regione dopo nove anni. Lo ha comunicato palazzo Chigi al termine della riunione del Governo che si è svolta alla presenza dell'assessore della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, appositamente invitato a partecipare all'esame della questione

L'Abruzzo non è più quindi una regione "canaglia" per il debito accumulato nella Sanità.

"Ci riprendiamo il nostro destino, siamo la prima Regione uscita da un commissariamento durante nove anni. Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi sia di riordino dei conti che di performance per qualita' e quantita' di servizi alla salute", ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, annunciando il provvedimento all'uscita da Palazzo Chigi. Il governatore ringrazia quindi il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, il sottosegretario alla Presidenza, Claudio De Vincenti, e il premier Matteo Renzi, poi avvisa: "La fine del commissariamento non significa arbitrio, ma cultura della programmazione, valorizzazione del significato dei dati: faremo si' che si inauguri una nuova stagione di investimenti, innovazioni, formazione del capitale umano e diritti della salute sostenibili". La Regione Abruzzo si riappropria dunque della competenza e pone, come prioritario, l'abbassamento del carico fiscale, Irpef e Irap, aumentato d'imperio per ridurre il deficit sanitario, anche se, dice l'assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, "non sara' una sfida banale, visto che i trasferimenti dello Stato per la spesa sanitaria a livello regionale sono diminuiti, e dovra' essere necessario far quadrare i conti".

A governare il complesso processo la maggioranza di centrosinistra, considerando che la sanita' costituisce oltre l'80 per cento del bilancio regionale e che in atto c'e' anche la riforma Lorenzin, basata su tagli e razionalizzazioni. In particolare, nel 2014 e nel 2015, sono stati destinati al ripiano totale delle perdite pregresse delle Asl oltre 415 milioni di euro e sono stati contestualmente migliorati i tempi di pagamento dei fornitori. Gli ultimi due dati salienti riguardano il punteggio dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), passato da 145 del 2012 a 163 del 2014, e la riduzione dell'inappropriatezza dei ricoveri, scesa al 14 per cento del 2015, a fronte del 25 per cento del 2012. Per l'Abruzzo, dunque, con l'atto del Consiglio dei Ministri, si chiude un percorso cominciato nel marzo 2007, a partire da 4 miliardi di euro di debito, e passato da tre Giunte regionali, quella di centrosinistra di Ottaviano Del Turco, a cui ha fatto seguito quella del centrodestra guidata da Gianni Chiodi. A esprimere soddisfazione e a complimentarsi con l'Abruzzo Giovanni Toti, vicepresidente della Conferenza, e presidente della Regione Liguria: "E' la prima regione che esce dal commissariamento, c'e' stato un grande lavoro da parte della Regione Abruzzo e della Conferenza che lo ha supportato, un buon risultato, segno che le Regioni possono essere efficienti ed efficaci". Arriva anche il commento dei consiglieri regionali di Forza Italia che ringraziano Toti "per le belle parole spese nei riguardi della nostra Regione. Chiaramente il riferimento e' al lavoro svolto dal Governo Chiodi che ha prodotto questo importante risultato che sarebbe stato raggiunto comunque, indipendente dalle decisioni dell'attuale Giunta regionale di centrosinistra. L'uscita dal Commissariamento sarebbe stata possibile anche senza quei provvedimenti scellerati che stanno penalizzando fortemente gli abruzzesi vedi introduzione dei ticket socio-sanitari, chiusura dei punti nascita, di alcuni ospedali e ridimensionamento di altri". Rimangono con il commissario ad acta per il piano di rientro, per quanto riguarda la sanita', 4 regioni: Calabria, Campania, Lazio e Molise. 

I Consiglieri regionali di Forza Italia chiedono il taglio della maggiorazione Irpef

“Ringraziamo il presidente Toti vice presidente della Conferenza Stato – Regioni per le belle parole spese nei riguardi della nostra Regione per l’uscita dal Commissariamento. Chiaramente il riferimento è al lavoro svolto dal Governo Chiodi che ha prodotto questo importante risultato che sarebbe stato raggiunto comunque indipendente dalle decisioni dell’attuale Giunta regionale di centrosinistra. L’uscita dal Commissariamento sarebbe stata possibile anche senza quei provvedimenti scellerati che stanno penalizzando fortemente gli abruzzesi vedi l’introduzione dei ticket socio-sanitari, la chiusura dei punti nascita, di alcuni ospedali e il ridimensionamento di altri”. E’ quanto dichiarano con una nota i Consiglieri regionali del gruppo di Forza Italia che aggiungono: “Al termine di questo processo sono due i punti sui quali siamo fermamente determinati: in primis la cancellazione della maggiorazione dell’addizionale Irpef, varata sotto la Giunta Del Turco e obbligatoria in virtù del piano di rientro. Richiesta che avevamo già avanzato in Consiglio regionale. Con l’uscita dal Commissariamento, il Consiglio regionale si riapproprierà delle sue prerogative in termini di programmazione sanitaria. In Aula noi porteremo avanti la nostra battaglia per difendere il diritto alla salute di tutti gli abruzzesi impedendo che si continui sul depauperamento delle strutture sanitarie presenti sul nostro territorio, sia sulla costa sia nelle aree interne”.    

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