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Pubblicato il 02/06/2016 17:05

Sanità, Rapino (Pd) replica a Sospiri

"Le dichiarazioni del Consigliere Regionale Sospiri, riguardo il declassamento o la chiusura dei vari pronto soccorso, sono infondate oltre che pericolose, perche' si gioca sulla paura dei cittadini. E le ragioni della campagna elettorale non possono legittimare tale atteggiamento irresponsabile". Lo dichiara in una nota il Segretario dem d'Abruzzo Marco Rapino. "Sospiri dimentica, ancora una volta, che nonostante il pronto soccorso dell'ospedale di Penne sia ben sotto i 20.000 accessi l'anno, questo ha continuato e continuera' la sua attivita' perche' rientra nella classificazione di ospedale di area disagiata. Ricordiamo al capogruppo di Forza Italia che tale status prevede e garantisce l'attivita' di pronto soccorso che dispone di personale medico dedicato predisposto all'emergenza-urgenza e quindi dei servizi necessari alle attivita' di medicina interna e di chirurgia generale ridotta, un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico medico e infermieristico. Il tutto, ovviamente, in continuo rapporto e collegamento con il centro hub o spoke piu' vicino che, nel caso specifico, e' Pescara" - continua il Segretario. "Dimentica poi, il consigliere Sospiri, che e' stata proprio la giunta Chiodi a prevedere la chiusura dei pronto soccorso di diversi presidi come, ad esempio, quelli di Casoli e Guardiagrele, e che solo grazie al lavoro dell'Assessore Paolucci e di questo Governo Regionale, in questi territori sono stati istituti i Punti di Primo Intervento h. 24 e il servizio di 118. Cosi' come, nelle zone interne, la rete di emergenza-urgenza puo' contare su ambulanze medicalizzate. I tempi di percorrenza calcolati utilizzando Google Maps sono roba del passato, della Baraldi e del Commissario Chiodi. Il riordino della rete ospedaliera si fonda su reali esigenze del territorio, dando estrema importanza alle "reti tempo-dipendenti". La vera riforma dei pronto soccorso e' avere il tempo per arrivare alla struttura in grado di accogliere e gestire un codice rosso. Il criterio del localismo, in questo caso, non necessariamente e' sinonimo di prestazione sanitaria di qualita'. Inoltre, la nuova rete di emergenza-urgenza ridisegnata dal centrosinistra, ha visto l'incremento da 52 a 59 del numero delle postazioni di ambulanze e da 18 a 37 il numero delle unita' di emergenza con medico a bordo. A cio' va aggiunto l'acquisto di 30 nuove ambulanze, meta' delle quali per la messa in sicurezza del percorso nascita con mezzi idonei al Servizio di Trasporto Assistito Materno (STAM) e i servizi di trasporto per l'emergenza neonatale (STEN). Nei casi, poi, di reparti collocati in territori orograficamente critici, il protocollo regionale operativo sul trasporto perinatale in emergenza, prevede presenza dell'elisoccorso notturno e un pronto soccorso ostetrico''.

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