Scontro in Aula, nella seduta ordinaria del Consiglio regionale, tra autorevoli esponenti della maggioranza di centrosinistra. Al centro la legge sulla montagna che ha visto contrapposti l'assessore Donato Di Matteo e il consigliere Pierpaolo Pietrucci, entrambi Pd. Pietrucci aveva chiesto l'inserimento, fuori sacco, del progetto di legge sulla Rete escursionistica, sentieristica, alpinistica, speleologica, torrentistica Abruzzo (Reasta), per lo sviluppo sostenibile, socio economico zone montane. Questione poi rinviata al vaglio delle commissioni territorio e agricoltura, la prima presieduta dallo stesso Pietrucci, su richiesta del capogruppo del Pd, Sandro Mariani.
"Sono dispiaciuto perche' sono assessore con delega alla montagna e non sapevo nulla di questa iniziativa che quindi e' non condivisa dalla maggioranza e quindi estemporanea, avviata dalla presunzione di chi pensa di poter fare tutto", ha detto Di Matteo.
A quel punto Pietrucci ha replicato con toni duri: "Quanto accaduto e' gravissimo, un autorevole membro della Giunta non puo' censurare la potesta' legislativa di ciascun consigliere regionale, il pdl e' stato condiviso in tante riunioni delle commissioni, anche alla presenza dl addetti ai lavori, quindi professionisti della montagna tra cui forze dell'ordine e prefettura, e votato con il contributo delle opposizioni. E questo l'assessore lo sa bene. Il suo atteggiamento - ha affermato ancora Pietrucci - e' segnato da un pericoloso pozzangherismo. Se ci sono problemi in maggioranza - ha detto ancora il consigliere - se ne discuta in altra sede, qui si lavora per gli interessi degli abruzzesi".
Di Matteo ha chiuso il discorso spiegando che "questo e' uno degli argomenti che deve essere chiarito in maggioranza, nessun giovanotto puo' dar esempio di correttezza quando si presentano proposte non vagliate". Il capogruppo del Pd visto che tra i banchi del centrosinistra c'erano delle defezioni, tra cui Mario Olivieri, che ha abbandonato l'Aula, e Andrea Gerosolimo, che era a Roma per un impegno istituzionale con D'Alfonso, non ha potuto far altro che proporre il rinvio alle commissioni della proposta.
"Quella odierna si sarebbe potuta archiviare come l'ennesima seduta di Consiglio regionale tranquilla, senza grandi motivi di interesse visto il 'nulla' all'ordine del giorno eppure a un osservatore attento non saranno sfuggiti alcuni inequivocabili segnali dello sfaldamento sempre piu' evidente all'interno della maggioranza di governo". E' quanto affermano in una nota i Consiglieri regionali del Gruppo di Forza Italia che evidenziamo come "tra le fila del centrosinistra sembra che i mal di pancia siano sempre piu' numerosi e soprattutto contagiosi. La maggioranza sembra ridotta al lumicino con 13 Consiglieri, sempre che qualcuno non voti con la minoranza". Inoltre, sottolineano i consiglieri di Forza Italia, "si e' discussa in Aula un'interpellanza del Consigliere Di Nicola, anch'egli nella black list di D'Alfonso, che e' stato 'accontentato' grazie ad una Delibera di Giunta last minute (cosi' definita dallo stesso Mazzocca) per cui si e' allineato". "Insomma - concludono i consiglieri di Forza Italia - quello andato in scena oggi sembra l'ennesimo atto di una vera e propria sceneggiata napoletana (che e' una cosa seria) di cui si attende il finale che a questo punto sembra tutt'altro che scontato. Magari qualcuno potrebbe regalarci un ennesimo colpo di teatro".
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