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Pubblicato il 03/12/2015 16:04

Scontro Pagano - D'Alessandro sui conti

"Dal trasporto pubblico locale alla riorganizzazione sanitaria, la maggioranza di centrosinistra, dopo un anno e mezzo di gestione, e' nel pieno disordine. Capisco che al presidente Luciano D'Alfonso piacciano le grandi infrastrutture, i ponti sospesi, le nomine o i mega appalti pubblici, ma la regione Abruzzo ha bisogno anche di altro: programmazione e interventi in settori strategici come ambiente, turismo e lavoro. Siamo fermi, stiamo arretrando: rischiamo di affondare rispetto alle altre regioni". Lo afferma il presidente regionale di Forza Italia Nazario Pagano. "Peraltro, del bilancio regionale non c'e' ancora traccia. Con D'Alfonso - incalza il presidente regionale di Forza Italia - la sanita' e' diventata piu' privata: chiudono gli ospedali pubblici e aprono invece le strutture private".

"Se le due principali voci di spesa del bilancio regionale, ovvero Sanita' e Trasporti, oggi sono nel pieno caos e senza programmazione, crediamo - conclude Pagano - che bisogna seriamente preoccuparsi per le sorti del nostro Abruzzo"

 

La replica di Camillo D'Alessandro

"Le dichiarazioni di Pagano sono imbarazzanti, come se gli abruzzesi non conoscessero l'eredita' consegnataci da lui e dal centrodestra nei lunghi 66 mesi di governo regionale. Piuttosto Pagano, che e' stato presidente del Consiglio regionale, dovrebbe spiegare come mai non si e' fatto carico di far applicare le leggi approvate, evitando cosi' di trasformare il Consiglio regionale da lui diretto in un 'bugiardificio'. Cosi' Camillo D'Alessandro, coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale, replica alle affermazioni del presidente di Forza Italia Nazario Pagano. Mi riferisco, ad esempio - dice il consigliere regionale - alla norma della societa' unica dei trasporti: nonostante fosse stata approvata, non fu mai attuata perche' prevalsero la cura e la tenuta degli sgabelli che hanno portato il sistema delle societa' pubbliche al collasso. Cosi' come bugiarde sono state le non decisioni, ovvero i rinvii al futuro delle riforme, come se il futuro fosse una discarica in cui letteralmente buttare i tanti problemi non risolti. E' bugia anche il risanamento sulla sanita': poi si e' scoperto che per uscire dal commissariamento ci vogliono le riforme e non le chiacchiere di Chiodi ma, ovviamente, le riforme per essere varate necessitano di conoscenza dei problemi e responsabile coraggio"

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