gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » PRIMO PIANO » SI CHIUDE IL COMMISSARIAMENTO DELLA SANITà IN ABRUZZO
Pubblicato il 16/09/2016 18:06

Si chiude il commissariamento della Sanità in Abruzzo

Con la fine del commissariamento della sanita' dal primo ottobre i poteri programmatori ritorneranno al Consiglio regionale. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, nel corso di una conferenza stampa, a Pescara, per illustrare la novita' della fine del commissariamento, decisa ieri del Consiglio dei Ministri, nella seduta pomeridiana. Presenti il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, il direttore del Dipartimento Salute della Regione Abruzzo, Angelo Muraglia, il sub commissario per la Sanita' Giuseppe Zuccatelli. Assente il presidente della Regione Luciano D'Alfonso in quanto ancora impegnato ad un seminario con Francesco Merloni, consigliere e responsabile Vigilanza ANAC, e Tommaso Miele, presidente Sezione Giurisdizionale Corte dei Conti Abruzzo. Paolucci ha ricordato i passaggi cruciali che hanno convinto il Governo a determinare per la Regione Abruzzo, prima in Italia e prima nella storia della legislazione vigente - come ha rilevato il sottosegretario De Filippo - la fine di un decennio di risanamenti, investimenti e confronti competitivi con la valutazione "asettica" e "rigorosa" dei Ministeri della Salute e delle Finanze. Dopo dieci anni, l'Abruzzo puo' vantare oggi il titolo di benchmark per tutte le altre regioni che devono ancora completare il loro percorso di risanamento."L'Abruzzo è "tecnicamente" meritevole di uscire dal commissariamento "perché ha risanato i conti economici ma, soprattutto, perché è riuscita a raggiungere il fatidico parametro di 160 che attesta la qualità dei livelli essenziali di assistenza. Questo si traduce in servizi di qualità e capacità di risposta alla domanda di salute dei cittadini, già oggi riscontrabili. Ora si guarda al futuro e "si volta pagina, ponendo al centro la cura del paziente e delle loro famiglie", ha spiegato l'assessore alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci.

"Accompagnare i fragili e i cronici nel loro lungo percorso di assistenza è la vera sfida e mi aspetto molto dagli operatori, che dovranno guardare a questi pazienti con amicizia". Nella conferenza stampa appena terminata nella sede della Presidenza della Giunta regionale, per illustrare la novità della fine del commissariamento, decisa ieri del Consiglio dei Ministri, nella seduta pomeridiana, l'assessore Paolucci ha ricordato, davanti ad una sala gremita di operatori e di collaboratori, i passaggi cruciali che hanno convinto il Governo a determinare per la Regione Abruzzo, prima in Italia e prima nella storia della legislazione vigente - come ha rilevato il sottosegretario, Vito De Filippo - la fine di un decennio di risanamenti, investimenti e confronti competitivi con la valutazione "asettica" e "rigorosa" dei Ministeri della Salute e delle Finanze. Dopo dieci anni, l'Abruzzo può vantare oggi il titolo di benchmark per tutte le altre regioni che devono ancora completare il loro percorso di risanamento.

"Non un percorso di uscita scontato - afferma Paolucci - frutto di un duro e lungo lavoro che ci ha fatto guadagnare una premialità di 140 milioni di euro proprio per gli adempimenti Lea". Quindi ricorda l'azzeramento di tutti i debiti pregressi della sanità abruzzese costato 245 milioni di euro; il piano di prevenzione 2014-2018; l'istituzione del registro tumori, il percorso nascite che come ha rimarcato - non è stato di tagli ma di maggiori investimenti in sicurezza" e, soprattutto, il nuovo Piano di riqualificazione del servizio sanitario regionale 2016-2018 che tratteggia il volto della sanità regionale, attraverso una forte semplificazione e opportuno snellimento del ricorso ai presidi ospedalieri, prevalentemente vocati alle acuzie.

Insomma, il nuovo Piano supera la visione ospedalocentrica, come ha chiarito il direttore del Dipartimento Salute della Regione Abruzzo, Angelo Muraglia, mentre De Filippo rincuora i cittadini sul buon lavoro fatto, proiettato all'erogazione di servizi di qualità e a dare risposte al diritto inalienabile di salute dei cittadini.

Con la fine del commissariamento, in sostanza, dal primo ottobre i poteri programmatori ritorneranno al Consiglio regionale, ma con il richiamo del sub commissario Giuseppe Zuccatelli, che lascia l'Abruzzo, a "non dimenticare da dove veniamo". Conclude Paolucci: "Con la fine del commissariamento si guarderà anche alle tasche dei cittadini per un abbassamento della pressione fiscale, soprattutto per le fasce più deboli".

 

 

© Riproduzione riservata

Condividi:



Utenti connessi: 1