gestionale telefonia Gestionale Telefonia
HOME » PRIMO PIANO » SINDACATI MANIFESTANO PER I DIRITTI DEGLI IMMIGRATI DISOCCUPATI
Pubblicato il 27/06/2016 13:01

Sindacati manifestano per i diritti degli immigrati disoccupati

 Cgil, Cisl, Uil manifesteranno domani a sostegno dei lavoratori migranti che hanno perso il lavoro e sono rimasti privi di permesso di soggiorno. Lo annunciano i segretari generali abruzzesi Del Fattore della Cgil, Spina della Cisl e Campo della Uil. I sindacati organizzeranno dei presidi unitari davanti alle prefetture dei 4 capoluoghi. "Chiederanno espressamente ai prefetti annunciano le organizzazioni - di essere ricevuti per esporre le motivazioni della loro protesta e per chiarire ancora una volta le loro richieste, presentate ripetutamente e senza risultato al Governo in questi anni: la proroga a due anni della durata del permesso di soggiorno per attesa occupazione; la regolarizzazione delle posizioni dei migranti che hanno gia' perso il permesso di soggiorno; la lotta al lavoro nero ed al grave sfruttamento che ne scaturisce".

"La lunga crisi economica del nostro paese - afferma Maurizio Spina - ha colpito non solo i lavoratori italiani, ma anche gli stranieri, che, quando perdono il lavoro, perdono pure il diritto di vivere in Italia. Sono centinaia di migliaia gli stranieri che negli ultimi 8 anni hanno perso il lavoro e non sono riusciti a trovarne un altro entro i dodici mesi successivi, termine massimo per poter rinnovare il permesso di soggiorno. Moltissimi - prosegue il sindacalista - sono stati costretti ad andarsene per cercare lavoro all'estero, spesso lasciando le famiglie in gravi difficolta'; altri hanno fatto rientro nel proprio Paese d'origine. Nel solo biennio 2014 - 2015 oltre 300 mila permessi non sono stati rinnovati. Circa 100 mila stranieri si sono trasferiti all'estero, i restanti 200 mila sono rimasti nel nostro paese, ma sono scivolati nell'illegalita' del lavoro sommerso, con conseguenze ancora piu' drammatiche per i loro familiari a carico, soprattutto per i minori, magari nati in Italia".

Da troppo tempo Cgil, Cisl, Uil - sottolineano i sindacati - chiedono all'Esecutivo di estendere a 2 anni la durata del permesso per attesa occupazione; ma non vogliono una semplice proroga: anche per gli stranieri, durante il periodo di attesa, deve essere introdotto il vincolo delle politiche attive del lavoro, con l'obbligo-opportunita' di partecipare a colloqui di orientamento, a corsi di formazione professionale, a percorsi di reimpiego. "E' necessario comunque, regolarizzare chi il permesso lo ha gia' perso - continua Spina -. Altrimenti, l'alternativa sarebbe drammatica: un numero enorme di irregolari, senza diritti e a basso costo, resterebbe alla merce' dei caporali e delle imprese che non rispettano la legge, e a svantaggio di tutti gli altri lavoratori, italiani e stranieri, e delle aziende che invece operano correttamente. Ricordo che il lavoro nero in molti settori produttivi continua a generare situazioni di grave sfruttamento e risulta spesso funzionale a fenomeni di tratta e lavoro forzato". Le Confederazioni ritengono infine "necessario garantire anche l'uniformita' delle procedure di rinnovo dei permessi di soggiorno agli stranieri che perdono il lavoro". 

© Riproduzione riservata

Condividi:



Utenti connessi: 1