"Una menzogna resta tale anche se la Magistratura non la ritiene un reato, e il sindaco Marco Alessandrini ha innegabilmente mentito ai cittadini dinanzi all'emergenza balneazione che ha travolto la citta' dallo scorso 28 luglio. La sua decisione di non comunicare ai bagnanti e a tutti i cittadini che era in corso uno sversamento nel fiume e nel mare di 30milioni di litri di feci e liquami, che aveva contaminato le acque, come poi hanno dimostrato le analisi dell'Arta, e' piu' che sufficiente per chiedere comunque e ancora le dimissioni di un sindaco che ha tradito la fiducia del territorio". E' il commento del capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri alla notizia inerente l'archiviazione di parte dell'inchiesta relativa all'emergenza balneazione della scorsa estate, ovvero dell'accusa di falso in merito all'ordinanza retrodatata dal sindaco e mai resa nota alla cittadinanza.
"Quanto disposto dalla Magistratura non cambia di una virgola la gravita' dell'accaduto e il sindaco Alessandrini, che oggi e' una minoranza nel consenso della citta', non deve sentirsi rafforzato - ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. Il sindaco Alessandrini deve dimettersi perche' il 28 luglio scorso, mentre nel fiume si sversavano 30milioni di litri di liquami e feci in 17 ore, con l'impiego di 650 litri di Oxystrong, lui ha irresponsabilmente deciso di non dire nulla alla popolazione, che ha continuato a farsi il bagno in mezzo all'acqua contaminata. Scoperto dalle forze politiche, anziche' chiedere scusa ai cittadini, ha imbastito una menzogna vergognosa per coprire le proprie inadempienze: prima ha mentito dicendo di aver scritto e firmato il primo agosto un'ordinanza di divieto di balneazione, ma di aver deciso di non renderla pubblica. Poi, solo dopo l'interrogatorio dinanzi al magistrato, ha ammesso di aver scritto quell'ordinanza solo il 3 agosto, ma di averla retrodatata, mettendoci la data falsa del primo agosto, dunque ha ammesso una doppia menzogna, imbastita solo per togliersi di mezzo le polemiche della politica e per far tacere la gente, ossia i pescaresi. Oggi tutto questo, secondo la magistratura, non e' reato perche' l'ordinanza comunque non e' stata ufficializzata dunque non aveva valore".
© Riproduzione riservata
Utenti connessi: 1
Condividi: