"Basta tattiche dilatorie: subito il decreto per il Parco Nazionale della Costa Teatina. Si annulli il passaggio in conferenza Stato-Regioni e si proceda con il decreto di perimetrazione anche per scongiurare ulteriori colate di cemento e per cominciare a scommettere seriamente su un'economia verde". E' quanto chiedono le associazioni ambientaliste abruzzesi, rivolgendosi direttamente alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Capo dello Stato. A lanciare l'appello di Arci, Italia Nostra, Fai, Legambiente, Lipu, Marevivo, Pro Natura e Wwf, stamani, nel corso di una conferenza stampa, sono stati il delegato regionale Wwf, Luciano Di Tizio, il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco, e Paola Barbuscia di Marevivo, i quali hanno sottolineato di avere in Abruzzo "migliaia di iscritti e quindi di cittadini che condividono queste istanze".
In particolare, gli ambientalisti chiedono che "si annulli definitivamente il passaggio in conferenza Stato-Regioni", che "non si inseguano soluzioni pasticciate e alternative al ribasso", che la presidenza del Consiglio dei Ministri, con l'ausilio tecnico del Ministero dell'Ambiente, "predisponga immediatamente il decreto per la perimetrazione del Parco", che tale decreto "venga sottoposto subito alla autorevole firma del Capo dello Stato e pubblicato".
Secondo le associazioni non devono essere concesse "ulteriori dilazioni per l'entrata in vigore delle norme di salvaguardia oltre quelle gia' individuate dal commissario", eventuali proroghe non devono in alcun modo riguardare "strumenti urbanistici solo adottati e non approvati" e, infine, devono essere "nominati in tempi rapidissimi gli organi dirigenti del Parco in modo che questa nuova struttura possa dare i suoi effetti benefici a un territorio da troppi anni in preda a una crisi che non potra' certamente essere risolta da un resort o dall'ennesimo porto turistico".
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