Sarebbero circa una cinquantina su un totale di 135, i dipendenti del Comune di Sulmona finiti nell'inchiesta avviata dalla Guardia di Finanza per contrastare il fenomeno dell'assenteismo negli enti pubblici:. I reati di cui sono accusati vanno dalla truffa aggravata alle false attestazioni o certificazioni nell'uso del badge. I dipendenti si sarebbero allontanati dal posto di lavoro, in alcuni casi anche piu' volte al giorno, senza giustificazione, in altri, subito dopo aver registrato la loro presenza con il badge. Il tutto per fare attivita' piu' svariate: qualcuno andava in casa per consumare il pasto o sbrigare faccende personali, altri facevano la spesa o lo shopping, qualcuno raggiungeva il bar altri ancora avevano incontri galanti. Tra gli indagati ci sarebbero anche tre dei quattro dirigenti comunali, per i quali la Guardia di Finanza sta valutando ogni singola posizione in merito soprattutto al mancato controllo sul personale. Minuziosa l'attivita' di video-registrazione fatta anche con telecamere installate nel perimetro di alcune sedi di servizio comunali, oltre all'analisi dei tracciati dei cartellini magnetici, pedinamenti, appostamenti ed osservazione dei dipendenti interessati. Della vicenda e' stata interessata anche la Procura Regionale della Corte dei Conti di L'Aquila per il recupero dei compensi percepiti in modo illecito.
"Un durissimo colpo per l'immagine di un Comune che con grande fatica, insieme alla mia giunta, stiamo cercando di riorganizzare". Lo afferma il sindaco Annamaria Casini intervenendo sulla vicenda che ha messo sotto inchiesta un terzo del personale del Comune per assenteismo. IL sindaco che si trova per impegni istituzionali fuori citta', sottolinea due aspetti preoccupanti della bufera giudiziaria che ha travolto il Comune che amministra da soli 4 mesi. "Il primo di carattere morale: stigmatizzo con forza, ammesso che tutte le accuse vengano provate, e censuro come dipendenti infedeli chi, in un momento di grave crisi occupazionale e in una nazione dove i cittadini chiedono alla politica di ridurre gli sprechi e la spesa pubblica, approfitta di una situazione di privilegio cercando di frodare la pubblica amministrazione e la stessa cittadinanza".
- "La seconda considerazione - aggiunge il sindaco di Sulmona Annamaria Casini - e' di carattere tecnico-amministrativa: in un comune dove quasi la meta' dei dipendenti e' ora indagata per reati gravissimi, e' fortissimo il rischio di una vera e propria paralisi della macchina comunale. Da qui il mio appello alla magistratura e alla Guardia di Finanza a chiudere nel piu' breve tempo possibile le indagini per arrivare a individuare con certezza chi si e' macchiato di una cosi' grave colpa". "Nello stesso tempo assicuro alla cittadinanza di essermi gia' attivata per potermi muovere nel miglior modo e tempestivo possibile - prosegue Casini - per cercare di non far ricadere le responsabilita' di dipendenti non corretti su chi invece ogni giorno lavora con dedizione e scrupolo, ma soprattutto per scongiurare che l'organizzazione amministrativa del Comune di Sulmona possa subire gravi danni".
"E' un caso che lascia sconcertati, adesso piu' che mai e' urgente una riorganizzazione della macchina comunale". Cosi' l'assessore al Personale del Comune di Sulmona, Cristian La Civita, interviene sull'inchiesta della Procura su presunti casi di assenteismo che vede coinvolti quasi la meta' dei dipendenti comunali. "Appena preso possesso dell'incarico da assessore ho subito esaminato i cartellini di tutti i dipendenti comunali", spiega La Civita, "notando qualche caso di irregolarita'". Per questi motivi, e non solo, proprio l'assessore delegato al Personale, in accordo con la sindaca Annamaria Casini e il resto della giunta comunale, aveva diramato una circolare interna in cui si invitavano tutti i dipendenti, compresi funzionari e dirigenti, al puntuale rispetto degli orari di lavoro fissando alle 8,45 il termine massimo per timbrare l'inizio della giornata lavorativa. "In particolare in quella circolare ho raccomandato a tutti di essere presenti puntualmente sul posto di lavoro soprattutto negli orari di ricevimento del pubblico", conclude l'assessore al personale. "Non e' assolutamente tollerabile che in quegli orari i cittadini trovino gli uffici vuoti cosi' come ho fatto divieto dell'uso del telefonino personale durante le ore di lavoro".
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