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Pubblicato il 04/03/2016 19:07

Tar Pescara, diminuiscono i ricorsi pendenti

Sono 301 al 31 dicembre 2015, i ricorsi pendenti al Tribunale amministrativo sezione staccata di Pescara, cioe' circa 250 in meno rispetto ai due anni precedenti. Cinque anni fa erano invece piu' di 2.000. I dati sono stati resi noti stamani dal presidente del Tar del capoluogo adriatico, Michele Eliantonio, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2016. Negli ultimi due anni il numero dei ricorsi introitati e' ancora diminuito: nel 2015 se ne contano 385 e 417 nel 2014, vale a dire circa il 20 per cento in meno rispetto al 2013. Tale diminuzione ha consentito una ulteriore riduzione dell'arretrato: si registra una diminuzione dell'arretrato di circa 130 ricorsi all'anno. Il Tar di Pescara, inoltre, e' in grado di definire annualmente oltre 500 ricorsi. "Non si tratta piu', quindi, di un vero e proprio arretrato - si legge nella relazione del presidente - ma di una giacenza fisiologica non piu' riducibile considerati quelli che sono i tempi che il codice del processo amministrativo stabilisce per lo svolgimento del processo, tempi dettati al fine di garantire pienamente il diritto di difesa alle parti del processo". Dei ricorsi proposti nel 2014 e nel 2015, quasi il 60 per cento recava la richiesta di misura cautelare, in linea, peraltro, con quanto accaduto negli anni passati. Nessuno dei settori piu' rilevanti sotto il profilo economico si e' sottratto alla riduzione del contenzioso e tra questi settori, prima di tutti, la materia dell'edilizia e l'urbanistica (che ha subito una riduzione negli ultimi anni del 40 per cento), cosi' come le materie delle autorizzazioni e delle concessioni, dell'ambiente e delle attivita' produttive. Anche i ricorsi in materia di espropriazioni sono ormai quasi scomparsi con la drastica riduzione della disponibilita', specie da parte degli enti, di fondi per realizzare nuove opere pubbliche. Nello specifico, nell'edilizia e nell'urbanistica i ricorsi proposti nel 2015 sono stati 72 a fronte dei 174 del 2012. L'incidenza sul totale dei ricorsi depositati rimane, comunque, sempre notevole (pari a circa il 20 per cento). L'unico incremento che si e' registrato e' quello dei giudizi relativi all'attivita' contrattuale pubblica: i nuovi ricorsi sono stati 50 nel 2015, mentre negli anni precedenti erano stati 39 e 34. Per quanto riguarda i provvedimenti assunti, nel 2015 sono state emesse 394 sentenze, 41 decreti decisori e 76 sentenze brevi. In sede cautelare, a fronte di 243 domande, si contano 123 ordinanze e 43 decreti cautelari monocratici. "Un altro dato - si legge ancora nella relazione - che dimostra la tempestivita' dell'operato del Tar e' quello relativo al numero dei ricorsi decisi nello stesso anno in cui sono stati proposti: i ricorsi depositati nel 2014 e definiti nel medesimo anno sono stati 157, quelli depositati e definiti nel 2015 sono stati 148". Nel 2015, inoltre, sono stati accolti solo il 35 per cento dei ricorsi proposto, con una percentuale di accoglimento inferiore rispetto a quella degli anni precedenti. Ancora piu' ridotta e' stata la percentuale di accoglimento delle sentenze brevi che si e' attestata al 22 per cento, mentre le ordinanze cautelari accolte sono state il 58 per cento di quelle emesse. Elevata la percentuale dei decreti presidenziali cautelari accolti e cioe' circa il 60 per cento dei casi. Per quanto riguarda, infine, il numero delle sentenze e delle ordinanze del Tar di Pescara appellate al Consiglio di Stato, in relazione a quelle emesse, il dato complessivo e' pari al 10 per cento e non e' nella sostanza variato rispetto agli anni precedenti.

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