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Pubblicato il 17/08/2015 12:12

Tasse nel cratere, Mari Fiamma chiede chiarezza all'Europa

"Da quando, ormai tre anni fa, esattamente il 18 agosto, si tenne a Roma la riunione plenaria con i ministeri del Tesoro, del Bilancio e della Coesione Territoriale di una nostra rappresentanza guidata dall'On. Giovanni Lolli, ogni anno, puntualmente tra il 16 ed il 18 agosto, arriva la 'mazzata' delle tasse". A parlare e' Masimiliano Mari Fiamma, segretario generale di Apindustria, commentando la decisione della Commissione europea che ha richiesto la restituzione di sgravi fiscali a imprese abruzzesi che pur trovandosi in zone colpite da calamaita' naturali non hanno riportato danni. Anche se tali sgravi furono introdotti dal governo italiano gia' dal 2002, l'organismo di Strasburgo punta il dito, in particolare, sulle imprese che non avrebbero subito dani dal sisma del 6 aprile 2009. "Il sospetto che qualche burocrate cerchi, nel silenzio estivo, di mascherare le gravi colpe dei propri uffici - osserva Fiamma - si fa sempre piu' pressante e poco importa se ad una tale scelleratezza siano legati i destini di una intera comunita'. Noi - prosegue Fiamma - auspichiamo un'azione comune di tutte le Parti sociali territoriali per giungere all'individuazione dei colpevoli, nomi e cognomi, delle mancate comunicazioni all'Ue e, unitamente ai dirigenti regionali dell'Agenzia delle Entrate, di INPS e INAIL, regionali e nazionali, di procedere nei loro confronti in termini di legge chiedendone, alla luce della riforma della P.A., la loro rimozione immediata e il successivo licenziamento. Si dovra' inoltre, stavolta senza possibilita' di deroga, procedere ad un incontro con il Governo che conduca subito dopo al tanto richiesto appuntamento a Bruxelles dove una delegazione qualificata del nostro territorio affrontera' l'argomento senza l'intervento degli inetti funzionari statali che ci hanno condotto a questo punto. A nostro avviso - conclude il segretario di Apindustria - questa e' l'unica strada possibile per giungere finalmente a risoluzione del problema e non all'ennesimo rinvio".

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