Terna avvia un'azione risarcitoria verso i proprietari di terreni interessati dall'elettrodotto Villanova Gissi che hanno impedito l'accesso ai fondi perche', dice, "l'impedimento dell'attivita' di asservimento definita dalla legge e' da considerarsi illegittimo e il ritardo dell'opera provoca danni a Terna e al sistema elettrico di cui e' garante", e il Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua definisce il comportamento della societa' "il classico gigante con i piedi d'argilla". "Se la prende con i semplici cittadini - dicono gli ambientalisti - nascondendosi dietro un'autorizzazione piena di criticita' procedurali invece di rispondere dettagliatamente delle decine di problematiche sollevate e dettagliatamente descritte da associazioni, comitati e singoli cittadini e ormai anche da diversi enti pubblici". "Terna cerca di 'fare ammuina' - aggiungono - cercando di distogliere il discorso dal progetto cambiato due volte, con la sostituzione dei sostegni a fondazioni gia' realizzate e quindi da rifare, ai 50 sostegni in aree a rischio idrogeologico, quattro dei quali addirittura su frane attive". Annunciando che il Forum "ha appena terminato un terzo dossier sull'opera dai risvolti tragicomici che sara' presentato a breve", gli attivisti aggiungono: "Terna stia sicura, stiamo gia' preparando un quarto dossier da inviare all'Autorita' per l'Energia perche' certo non potranno essere i cittadini con le bollette a pagare queste varianti progettuali. Crediamo che l'incapacita' di reagire a questo progetto sia ormai il punto piu' basso raggiunto dalla politica abruzzese - concludono - che e' sostanzialmente inutile come lo e' questo elettrodotto che non riesce a bloccare".
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