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Pubblicato il 27/12/2015 21:09

Tornano a protestare i risparmiatori delle 4 banche "salvate"

Tornano a protestare i piccoli risparmiatori che hanno perso i loro soldi con il salvataggio di Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio della provincia di Chieti. E' stato annunciato un presidio davanti alla sede di Banca Etruria ad Arezzo.

Si invocano misure straordinarie per risarcire chi nell'azzeramento di obbligazioni e azioni che vedrebbe coinvolte 130 mila persone. E si giudica insufficiente il Fondo di solidarieta' da 100 milioni di euro: c'e' chi sottolinea che per dare un 'ristoro' ai risparmiatori privati, e non quelli istituzionali, ci vorrebbero almeno altri 270 milioni di euro e si attende di vedere se il decreto di attuazione del Fondo a gennaio potra' lasciare aperto qualche spiraglio. Ma chi intendera' avviare azioni per un risarcimento del danno subito dovra' fare i conti con le vecchie banche e quel management. "In linea con la direttiva europea del Bail-In e con la norma italiana di recepimento, la Nuove Banche non sono titolare ad attivare nuove azioni di responsabilita' e al contempo non possono essere oggetto di azioni da parte dei precedenti azionisti ed obbligazionisti subordinati", si legge in un comunicato stampa emesso alla vigilia di Natale dalle nuove quattro banche dopo la riunione, il giorno precedente, dei consigli d'amministrazione di Nuova Cassa di risparmio di Chieti, Nuova Cassa di risparmio di Ferrara, Nuova Banca popolare dell'Etruria e del Lazio e Nuova Banca delle Marche. Intanto, per le loro cessioni, la road-map gia' delineata prevede entro la fine dell'anno la selezione di due advisor, uno strategico e l'altro finanziario, che alcune anticipazioni di stampa indicherebbero in Oliver Wyman e in Societe' Generale. La vendita potrebbe essere conclusa entro la prima meta' del prossimo anno, come ha detto, gia' all'inizio di dicembre, Roberto Nicastro, presidente delle nuove banche ripulite dai crediti deteriorati. Sempre domani, piu' o meno nelle stesse ore in cui i risparmiatori protesteranno davanti a Banca Etruria ad Arezzo, a Roma, davanti al Consiglio superiore della magistratura, si terra' l'audizione del procuratore aretino Roberto Rossi che indaga sull'istituto di credito e che dal 2013 (ai tempi del governo Letta) e' consulente dell'ufficio legislativo della presidenza del Consiglio, un incarico che scadra' alla fine dell'anno.

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