Sono Lanciano, L'Aquila e Spoltore i tre Comuni abruzzesi a tagliare per primi il traguardo del "Tax free day", il giorno dell'anno tanto atteso dalle piccole imprese artigiane e commerciali perche' finiscono di lavorare per il fisco e cominciano a produrre reddito per se' e la propria famiglia. I tre centri taglieranno contemporaneamente il traguardo dopodomani, 1 agosto: e saranno anche i primi, in Abruzzo, di un calendario che prevede nell'ordine, nei giorni seguenti - per stare ai quattro capoluoghi di Provincia e agli altri due centri di maggiori dimensioni per ciascun territorio - i comuni di Teramo (3 agosto), Vasto e Avezzano (5 agosto), Chieti (9), Giulianova (12), Pescara (14), Montesilvano (20), Roseto (22). Con Sulmona nelle vesti di Cenerentola del gruppo, visto che la fatidica data nel centro peligno e' fissata per il 23 agosto prossimo. Lo studio si fonda su parametri omogenei, uguali per tutti i centri di costo considerati per un'azienda tipo: ricavi per 431mila euro l'anno; costi del personale stimati a 165mila per quattro operai e un impiegato; costo del venduto fissato a 160mila euro; altri costi ed ammortamenti pari a 56mila euro; reddito di impresa calcolato in 50mila euro; superficie fissata in 350 metri quadrati per un laboratorio artigiano, in 175 per un negozio. A stilare la graduatoria, che proprio in questi giorni materializza la propria attualita' sulle tasche degli imprenditori, e' stato nei mesi scorsi il responsabile nazionale del Centro Studi della Cna, Claudio Carpentieri, con la sua ricerca "Comune che vai, tassa che trovi". Ovviamente, a mano a mano che la data di "liberazione" dalle attenzioni del Fisco si allontana, cresce anche la quota percentuale sottratta al reddito delle imprese: cosi', se nei primi tre centri che tagliano il traguardo il "total tax rate" (ovvero l'insieme del monte tasse, che comprende balzelli nazionali, regionali e locali, come Imu e Tasi, Tari e Irap, Ivs e Irpef) incide in misura del 58,4 per cento del reddito globale, a Sulmona finisce per incidere di ben sei punti percentuali in piu': 64,5 per cento. Inoltre, e' emerso che, mentre nei tre centri virtuosi si riescono a mettere insieme 151 giorni l'anno per lavorare a esclusivo vantaggio della propria attivita', a Sulmona la dote si assottiglia di ben tre settimana, fissando ad appena 129 il numero di giorni concessi. Giorni, che negli altri comuni sono 149 (Teramo), 157 (Vasto e Avezzano), 143 (Chieti), 140 (Giulianova), 138 (Pescara), 132 (Montesilvano), 130 (Roseto).
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