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Pubblicato il 19/11/2012 00:12

Trecento abruzzesi a Roma per la convention di Italia Futura

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Sottanelli: "La nostra regione protagonista del nuovo movimento politico"

"L'Abruzzo è protagonista del nuovo movimento politico nella convention di Roma tra tutti gli aderenti al manifesto Verso la Terza Repubblica. Lo dimostra la grande partecipazione e la massiccia presenza all'evento. Siamo infatti una delle delegazioni regionali più numerose, e anche il riscontro che Italia Futura Abruzzo sta riscuotendo in regione, dove conta già 2.000 aderenti e 100 responsabili territoriali è un segnale importante. Stiamo costruendo una nuova classe dirigente e in raccordo con il movimento nazionale saremo presenti anche in Abruzzo alle prossime elezioni politiche 2013 per dare il nostro contributo". Così Giulio Sottanelli, presidente di Italia Futura Abruzzo - l'associazione lanciata a livello nazionale da Luca Cordero di Montezemolo. Il manifesto "Verso la Terza Repubblica" è stato sottoscritto, oltre che da Italia Futura, anche dalle Acli, dalle associazioni Zero Positivo, Verso Nord di Massimo Cacciari e da molti altri esponenti del mondo civile, sociale, sindacale, culturale ed economico tra i quali lo stesso Montezemolo, il ministro Andrea Riccardi, il presidente della provincia di Trento Lorenzo Dellai, lo scrittore Edoardo Nesi, vincitore del premio Strega nel 2011 e - come unici abruzzesi - il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni e il presidente di Italia Futura Abruzzo, Giulio Sottanelli.

Italia Futura Abruzzo ha raggiunto la capitale in auto e tramite sei autobus organizzati da Pescara, Atessa, Teramo, Roseto degli Abruzzi, Avezzano e L'Aquila. "E' importante per l'Abruzzo essere presente all'appuntamento per dimostrare la nostra volontà di cambiare rotta e di contribuire a ricostruire il Paese" spiega Giulio Sottanelli "intendiamo rompere con la cattiva politica che ci ha governati a livello nazionale in questa seconda Repubblica ma ci teniamo a salvaguardare le eccezioni e gli esempi di buona amministrazione delle realtà locali. La soluzione però non può venire dai partiti politici così come li conosciamo ma da una presa di responsabilità corale di forze sociali, culture civiche e realtà associative capaci di contribuire attivamente alla rigenerazione e al governo dell'Italia. L'Italia deve tornare a giocare in attacco ed è questo il momento per l'Abruzzo di dare il suo contributo".

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