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Pubblicato il 13/07/2015 16:04

Unioncamere: nel 2014 in Abruzzo protesti -26,7%

In Abruzzo nel 2014 i protesti scendono del 26,7% (media nazionale 21) rispetto all'anno precedente: la Regione e' al secondo posto, nella classifica italiana, tra quelle che nel 2014 hanno fatto registrare una diminuzione dei protesti. I protesti sono stati, in totale, 25.821 di cui 21.591 cambiali. Va meglio solo nelle Marche, che guidano la classifica -28,1%. I dati emergono dall'analisi sull'andamento dei protesti elaborata da Infocamere per conto di Uniocamere e delle Camere di commercio. "Su scala territoriale - spiega Lorenzo Santilli, presidente Unioncamere Abruzzo - i dati dimostrano come i protesti siano diminuiti nella nostra Regione, sia nel numero che nel valore complessivo. Il calo e' piu' sensibile al Centro, rispetto al resto dell'Italia. Il consistente calo dei protesti evidenzia come il sistema delle nostre imprese sia piu' accorto e meno dedito alla costruzione di un qualsiasi rapporto. Una tendenza che fara' sicuramente bene e che qualifichera' l'affidabilita' di clienti, fornitori e imprese". Nel primo trimestre 2015, come negli ultimi anni, cittadini e imprenditori sembrano piu' che prudenti nell'accettare promesse di pagamento, con il risultato di un peso piu' leggero di cambiali e assegni non onorati in circolazione. In termini assoluti, nel confronto tra il primo trimestre 2015 e lo stesso periodo del 2014 il totale degli effetti protestati e' diminuito di circa 50mila unita', di cui piu' di 37mila costituiti da cambiali e oltre 11mila da assegni. In termini percentuali, il calo piu' consistente su scala nazionale e' quello degli assegni: -23% nei primi tre mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2014, a fronte di una riduzione nel numero delle cambiali che si e' fermata a -19,2%.

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