"L'Italia subisce un attacco selvaggio da parte delle compagnie petrolifere per il solo fatto che i nostri governi, contro l'interesse dei cittadini, operano di fatto una vera e propria 'svendita' del proprio patrimonio naturale, a danno dell'ambiente e di voci economiche importanti come il turismo". E' quanto denuncia il Wwf Abruzzo nel dossier 'Figli di un Dio minore', finalizzato a spiegare "le vere ragioni di un assalto che riguarda solo i mari italiani". "L'anno scorso - ricordano gli ambientalisti - il Governo croato aveva presentato un piano-programma di ricerca di idrocarburi nel mare Adriatico che riguardava ben 29 zone per circa 37mila chilometri quadrati. Nella scorsa estate, in Croazia ben sette aree, sulle dieci su cui avrebbero dovuto svilupparsi i primi progetti inerenti gli idrocarburi, sono state abbandonate dalle stesse compagnie petrolifere mentre le tre residue sono state bloccate dal Governo croato".
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