"Adesso i soldi li portano a Panama e saltano fuori dei nomi interessanti, ma l'Agenzia delle Entrate sta lavorando e come e' giusto che sia chi e' li' lecitamente e non avra' problemi, chi e' li' illecitamente problemi li avra'". Lo ha detto il vice ministro per l'Economia Enrico Zanetti, in visita istituzionale all'Aquila, parlando del caso Panama Papers. "La voluntary l'abbiamo fatta, quello che potra' essere eventualmente fatto in futuro lo vedremo - ha aggiunto - ma vorrei ricordare che quando iniziano gli accertamenti non e' piu' possibile aderire a nessun tipo di formula di sconto delle sanzioni: chi oramai e' in ballo rimarra' in ballo a prescindere da quelle che saranno le scelte future del governo. "Ci sono italiani che portano i soldi a Panama, prima li portavano in Svizzera, cosa che non possono piu' fare - ha infine osservato Zanetti, segretario di Scelta Civica - perche' il nostro governo ha fatto finalmente saltare il segreto bancario svizzero
"Quest'anno arriviamo con una pressione fiscale al 42,8 che scende dopo tanti anni per la prima volta sotto il 43 per cento". Lo ha affermato il vice ministro per l'Economia Enrico Zanetti, in visita istituzionale stamane all'Aquila rispondendo ai giornalisti sui dubbi dell'Ee sui conti pubblici italiani. "Quando noi siamo andati al governo era previsto che nel 2016 ci fosse una pressione fiscale al 44 per cento. Abbiamo fatto una serie di misure in questi due anni che hanno determinato non diminuzioni dello zero virgola, ma di oltre 15 miliardi - ha osservato Zanetti -. L'Iva non e' aumentata e non aumentera', abbiamo ridotto la pressione fiscale sui dipendenti fino a 26 mila euro di reddito e anche sulle imprese. Ebbene - ha detto infine il vice ministro - tutto questo percorso lo abbiamo fatto in armonia con l'Europa, senza mai deragliare dal doveroso controllo sui conti pubblici, ma senza accettare misure di rigore fine a se stesse
Il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ha incontrato stamani, nella sede municipale di palazzo Fibbioni, il vice ministro all'Economia Enrico Zanetti, che era accompagnato dal deputato Giulio Sottanelli. All'incontro erano presenti anche il vice sindaco Nicola Trifuoggi, l'assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, l'assessore alle Finanze Giovanni Cocciante e il presidente della societa' Gran Sasso Acqua Americo Di Benedetto. E' intervenuta anche la senatrice Stefania Pezzopane. Al centro dell'incontro, il punto sulla ricostruzione e i relativi trasferimenti finanziari dal Governo
Prima di recarsi nella sede municipale Zanetti ha incontrato i risparmiatori beffati da Banca Etruria riuniti in comitato a Pizzoli, insieme al sindaco Gianni Anastasio.
"Rispetto al passato i soldi sono arrivati, la ricostruzione e' partita, ora l'attenzione massima va rivolta oltre che alle risorse economiche, garantite oggi e nei prossimi anni, anche sullo snellimento di alcune procedure burocratiche". Lo ha detto il vice ministro per l'Economia Enrico Zanetti, in visita istituzionale a L'Aquila, parlando della ricostruzione post-sisma dopo aver visitato il centro storico del capoluogo abruzzese. "Avere i soldi e non riuscire a spenderli sarebbe il massimo del minimo", ha infine commentato il vice ministro.
"La prossima settimana sara' approvato il decreto che dara le riposte attese anche ai cittadini di Pizzoli" ha detto il vice ministro per l'Economia Enrico Zanetti, incontrando all'Aquila un gruppo di investitori della filiale di Banca Etruria di Pizzoli, che hanno perso i propri soldi dopo il decreto del governo per salvare oltre a Banca Etruria, Carichieti, Banca Marche a Carife. Oltre 5 mila risparmiatori abruzzesi e 1.500 aquilani hanno visto diventare carta straccia le proprie obbligazioni subordinate e azioni a seguito del decreto attuato dal governo Renzi il 22 novembre 2015. Il comitato risparmiatori di Pizzoli, comune a pochi chilometri dall'Aquila, e' stato il primo in italia a costituirsi.
"C'e' stato un po' di ritardo rispetto alle scadenza del 31 marzo scorso - ha aggiunto Zanetti, segretario di Scelta Civica -. L' importante e' che passa il principio difeso in particolare nell'emendamento dell'onorevole Giulio Sottanelli: cioe' che tutti coloro che non sono stati adeguatamente informati riavranno i soldi per intero. E senza che l'Europa possa dire nulla. E' stato proprio questo il motivo del ritardo: salvaguardare le regole europee perche' oltre una certa soglia ci sia un accertamento caso per caso, mentre per i piccoli risparmiatori, per investimenti contenuti e di basso livello reddituale, si presume la non adeguata informazione da parte di chi gestisce risparmio, e si puo' ottenere il rimborso bypassando l'arbitrato e gli accertamenti". All'incontro aquilano ha partecipato anche il parlamentare abruzzese di scelta civica Giulio Sottanelli
"Andro' a votare ma devo dire la verita': se non fossi un rappresentante istituzionale ma un semplice cittadino me ne sarei rimasto a casa". Lo ha detto il vice ministro per l'Economia Enrico Zanetti, in visita istituzionale a L'Aquila, parlando del referendum sulle concessioni petrolifere in programma domenica. "Questo e' un referendum a cui faccio fatica a dare un connotato di grande importanza, sia che vinca il si', sia che vinca il no - ha osservato l'esponente di governo -. Se si vanno a leggere i contenuti di questo referendum e li si depurano da tutti i tentativi di strumentalizzazione - ha affermato infine Zanetti - la sua importanza e' vicina allo zero"
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