''La scelta di accettare la nomina a Presidente del Teatro Stabile d'Abruzzo, tra le principali realta' del panorama italiano mi riempie di orgoglio e per cui ringrazio sinceramente la Presidenza della Regione Abruzzo che ha pensato al mio nome per questo importante incarico''. Lo afferma in una nota Nathalie Dompe'. ''Nel contempo, sento profonde le responsabilita' e le aspettative che un simile ruolo comporta, nei confronti della popolazione e del rispetto che si deve a una tradizione teatrale cosi' intimamente parte dell'identita' culturale dell'Abruzzo. Per tali motivi ho riflettuto a lungo prima di accogliere questo incarico. Desideravo comprendere in pieno le necessita' di partenza e, soprattutto, le potenzialita' che il mio contributo avrebbe potuto generare. Lavorando in azienda, sono infatti abituata ad essere misurata sulla concretezza dei risultati piu' che sulle intenzioni. Conosco bene il tessuto sociale e culturale di questa regione, che frequento da anni in una chiave che non e' solo professionale, ma direi affettiva. Un territorio che in questi anni e' stato chiamato a ripensare se stesso, per dare un nuovo senso alla parola "futuro", in particolare dopo la tragedia del terremoto del 6 aprile 2009. Mai come in altri contesti, sono certa che proprio la cultura possa essere una scelta strategica sulla quale porre le basi di una ricostruzione che non e' soltanto di strutture, ma di identita' civica e valori condivisi. L'indimenticato Cesare Zavattini amava dire che "cultura significa creazione di vita", e dunque generatrice di coscienza sociale, di aggregazione e dignita'. In tale prospettiva si inserisce la mia adesione a questo incarico: cercare di contribuire a generare valore in un settore che ha margini di evoluzione rilevanti. Nelle prossime settimane avro' modo di presentare il programma prospettico che guidera' il mio periodo di Presidenza e sono certa di riuscire a realizzarlo, al fianco degli amanti del teatro in Abruzzo e delle Istituzioni. Nei giorni passati, ho avuto grandi dimostrazioni di appoggio da parte dei cittadini abruzzesi, dei loro rappresentanti istituzionali, degli esponenti del Teatro Stabile d'Abruzzo - in primo luogo da chi mi ha preceduto, Ezio Rainaldi, e dal Direttore artistico Alessandro D'Alatri: fattore che ha influito in modo determinante sulla mia scelta di accettare questa sfida. Eppure, non posso ne' voglio ignorarlo, vi sono state voci dissonanti, anche duramente critiche. Mi preme oggi ringraziare anche chi ha espresso le proprie riserve, e probabilmente anche io stessa - al loro posto - avrei concordato su alcuni dei punti emersi. A costoro, ai professionisti del teatro, alla popolazione chiedo di valutare il mio lavoro quando avro' avuto modo di attuarlo. Chiedo di superare un giudizio a priori, che rischia di non dare la possibilita' di concretizzare un'opportunita'. Cerchero' dunque di affrontare con umilta' questa bellissima esperienza, che va ad affiancarsi al mio impegno in azienda. Due prospettive che considero unite dal medesimo fil rouge: il senso di responsabilita'''.
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