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Pubblicato il 30/05/2016 20:08

Geremia Mancini ricorda l'abruzzese Guglielmo Sabatini

 Geremia Mancini, presidente onorario dell'Associazione culturale "Ambasciatori della fame", ricorda la figura di Guglielmo Sabatini, grande direttore d'orchestra e musicista abruzzese. Sabatini era nato a Casalanguida il 19 maggio del 1901 da Franco e Raimonda Conti. Il padre, "musicante" , aveva suonato in varie bande locali oltre, naturalmente, in quella del suo paese. Il piccolo Guglielmo gia' da piccolissimo mostra di avere una forte attitudine per la musica. Pare che il maestro Forchetti, durante una cena - scrive Mancini - noto' l'incredibile capacita' di Guglielmo nel seguire le "arie" che il Maestro andava provando e disse, rivolto al padre: "Ha grande orecchio e incredibile sensibilita'. La musica sara' la sua vita. E' un predestinato". Da quel giorno il padre inizio' a portarlo con se' e il piccolo, pur di sentirsi utile, si adatto' all'inizio a suonare il clarinetto nella banda. Ma la sua passione era soprattutto divertirsi a comporre e allora il padre, con enormi sacrifici economici, decise di farlo studiare a Roma presso un importante Conservatorio. A 12 anni fu gia' in grado di comporre apprezzabili testi. Poi il padre, ingaggiato da una banda militare, decise il grande salto in America e con se porto' tutta la famiglia. La famiglia Sabatini si insedio' a Philadelphia e qui Guglielmo continuo' i suoi studi dedicandosi particolarmente al pianoforte e con questo si esibi' nelle serate organizzate per beneficenza o in onore degli italo-americani. In quegli anni sposa Assunta dalla quale avra' due figli, ai quali dara' i nomi dei suoi genitori, William Franco e Rosamunda. Nel 1928 un impresario irlandese gli organizzo' un tour come pianista ed arrivo' il successo. Il suo nome inizio' ad apparire con frequenza sui giornali consegnandogli grande popolarita'. Nel 1930 Sabatini decise di fondare un'orchestra a forte connotazione italiana (Italo-American Philharmonie Orchestra). Questa nuova e meravigliosa avventura attrasse gli amanti della musica da ogni parte degli Stati Uniti e Guglielmo, oramai per tutti il "Maestro", ne divenne, naturalmente, l'indiscusso direttore. Sabatini non risparmio' nulla del suo tempo e ogni sua energia la profondeva per questa sua creatura. La sua orchestra, composta da settantaquattro grandi musicisti, ad ogni concerto presentava novita' che attraevano interesse e generavano entusiasmo

L'Orchestra ebbe vasti consensi, ammirazione e ottimi giudizi da parte della critica. Guglielmo Sabatini - prosegue Mancini -era oramai un personaggio. Solo qualche tempo dopo arrivo' un riconoscimento da parte del Governo Italiano: "Merita di essere rilevata la fervida opera di arte e di italianita' che, con l'Italo American Philarmonic Orchestra di Filadelfia, va svolgendo il Maestro Guglielmo Sabatini". Nel 1931 la Trenton Symphony Orchestra del New Jersey lo volle come direttore d'Orchesta e Sabatini decise di accettare. Furono anni di grande successo in giro per gli Stati Uniti e non solo. Tenne concerti in Europa e in America Latina. In questo periodo arriva un inaspettato ma graditissimo riconoscimento da parte dell'Accademia Musicale di Milano con questa motivazione: "per il lavoro straordinario svolto in favore della cultura e della musica italiana in America". Nel 1934 un importante giornale cosi' riportava: "Ha avuto un trionfale successo a Filadelfia, negli Stati Uniti, eseguito dalla Pennsylvania Symphony Orchesta diretta dal Maestro Guglielmo Sabatini, la Sinfonia in fa maggiore di F. Santoliquido dedicata al Duce. I giornali nel fare i piu' vivi elogi del lavoro non nascondono affatto la dedica di questo al Duce...". Nel 1939 decise di terminare quell'esperienza per andare a dirigere la "Philadelphia Civic Symphony" dove rimarra' sino al 1943. Intanto il "Maestro" continuava a comporre innumerevoli opere e composizioni che sono tuttora ricordate e spessissimo riproposte. Tutti gli strumenti trovano spazio nella sua inesauribile produzione di meravigliose arie. Negli anni successivi torna a dirigere la Trenton Symphony Orchestra del New Jersey. Rimane indimenticabile la sua direzione, febbraio 1955, di una memorabile "Traviata" che lo "costrinse", viste le richieste, ad una serie di ben 15 repliche. Il Maestro Guglielmo Sabatini, negli ultimi anni, si dedica anche all'insegnamento e sono molti i suoi allievi che grazie a lui hanno, successivamente, raggiunto ottimi traguardi. Il figlio William Franco Sabatini sara' un ottimo "primo corno" in varie ed importanti Orchestre. Nel 1967 Guglielmo Sabatini muore a soli 66 anni.

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