Taglio del nastro della mostra "Il gran fuoco di Aligi Sassu - 60 ceramiche e sculture dal 1939 al 1989 - Una selezione di opere dal Museo Sassu di Castelli (Te)", l'esposizione temporanea voluta dal mecenate Alfredo Paglione ad Atessa. Con questo evento, adesso il Museo Aligi Sassu, inaugurato solo tre anni fa nello splendido Palazzo Ferri nel cuore della cittadina sangrina, arriva a contare ben duecentosettanta opere del grande maestro, che ne riassumono l'itinerario artistico fatto di pittura, scultura e ceramica: si tratta, come ha ricordato lo stesso Paglione, del museo con il più grande numero di opere del maestro al mondo.
Prima del taglio del nastro, si è tenuta una presentazione alla quale hanno partecipato, oltre allo stesso Paglione, Adele Cicchitti, curatrice della mostra insieme ad Anna Pia Apilongo e Anna D'Intino, Luigi De Fanis, assessore alle Politiche culturali della Regione Abruzzo, Enzo De Rosa, sindaco di Castelli, Nicola Cicchitti, sindaco di Atessa, Antonello Scarinci, assessore alla Cultura di Atessa, e Giulio Borrelli, presidente della Fondazione MuseAte promotore della mostra insieme ai Comuni di Atessa e Castelli e al Museo delle Ceramiche di Castelli, con il sostegno di Regione Abruzzo, Bcc Sangro Teatina e Valagro. La serata è stata allietata dalla giovane formazione Brass Ensemble "Antonio Di Jorio" di Atessa.
"L'arte sia sempre motore culturale - ha detto nel suo intervento Paglione - specie in questo territorio interno come il Medio Sangro. Sono contento che, nel nome di Sassu, realtà come Atessa ma anche la vicina Tornareccio facciano cultura e promozione, a tutto vantaggio dei giovani. Con questa mostra, il Museo Sassu di Atessa diventa il più grande museo al mondo dedicato a questo artista". "Ringrazio di cuore - ha detto la curatrice Adele Cicchitti - tutte quelle persone ed enti che, con il loro fuoco per l'arte, hanno reso possibile questo evento che rende il nostro museo ancora più ricco e affascinante". Da parte sua Giulio Borrelli, presidente della Fondazione MuseAte, ha rilanciato l'idea di una scuola di grafica ad Atessa, in virtù proprio delle opere grafiche di Sassu che compongono la parte centrale della collezione del museo.
Le opere sono state date in prestito dal Museo di Castelli, in restauro a causa del sisma 2009, e lì ritorneranno non appena i lavori saranno conclusi, per andare a ricomporre la donazione di ceramiche di Sassu fatta da Paglione a Castelli nel 2008.
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