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HOME » SPETTACOLO » L'ABAQ PARTECIPA ALLA MOSTRA 'I COLORI E IL MITO DELL'ISOLA'
Pubblicato il 16/06/2016 12:12

L'Abaq partecipa alla mostra 'I Colori e il Mito dell'Isola'

L'Accademia di Belle Arti dell'Aquila (Abaq) partecipa alla mostra 'I Colori e il Mito dell'Isola' che sara' inaugurata il 18 giugno prossimo, alle ore 11, presso l'Isola Comacina (Como) nella sede distaccata dell'Accademia di Brera di Milano. L'istituto aquilano sara' presente accanto all'Accademia milanese con il progetto U.F.C. Urban Field Color - i Colori della forma urbana che per l'occasione e' stato declinato dal coordinatore del progetto stesso, il prof. Franco Fiorillo della scuola di decorazione, con il titolo "Verde Comacino"; per la mostra saranno presentati i risultati ottenuti in laboratorio elaborando meccanicamente e chimicamente i campioni di vegetazione preventivamente raccolti sull'isola. "I procedimenti adottati nella nostra Accademia - spiega il prof. Fiorillo - sono stati frutto di collaborazione tra la Scuola di Decorazione, di Grafica d'Arte e di Restauro, e naturalmente del FabLab. Verranno esposti i risultati: immagini e descrizioni dei procedimenti, una serie di pastelli ed acquerelli 'Verde Comacino', una scheda di intenti e sviluppi". La manifestazione, coordinata a Milano da Sergio Nannicola e da Marco Pellizzola, sara' parte di diversi interventi artistici sull'isola, e sara' imperniato, nello specifico, sul colore dell'isola. Al progetto dell'Accademia di Belle Arti dell'Aquila hanno partecipato il direttore Marco Brandizzi, i professori: per Grafica d'Arte Valter Battiloro, per Restauro Elisabetta Sonnino, Gabriella Forcucci, Francesca Vivio, per il FabLab Carlo Nannicola con gli studenti Stefano Taccone, Mariaconcetta Armenia, Deborah Di Lorenzo, Francesca Rossi. Partendo dalla particolare identita' cromatica dell'Isola Comacina (come ambiente naturale e contesto lacustre, ma anche come luogo di un importante sito archeologico e delle Case per Arti progettate da Pietro Lingeri negli anni '30) si e' provato ad interpretare la storia e il contesto ambientale come una tavolozza che identifica il luogo consentendo di intuirne l'estetica attraverso interventi di vario tipo, destinati a restare esposti all'aperto sull'isola per alcuni mesi.

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