"L'etica e i valori dello sport nella pratica del calcio". E' il titolo della relazione effettuata ieri dal presidente della Lega Pro Gabriele Gravina nella conviviale di marzo del Panathlon Club L'Aquila. Alle prese con una rivoluzione culturale in Lega Pro, Gravina ha spiegato."E' un momento. Non ci puo' essere etica se il calcio non e' pulito. Ci sono varie dimensioni nello sport e l'etica e' la precondizione. Con l'aumento della condizione economica non si puo' perdere l'etica: bisogna tenere lontani i fenomeni legati al doping non soltanto farmaceutico, ma anche finanziario. Il disagio giovanile e' l'effetto generato dalla mancanza di valori perche' la mitizzazione dei giocatori e la pressione economica sono diseducativi e negativi". Gravina proprio nei giorni scorsi ha fatto approvare un protocollo di fair play che a breve sara' ricevuta da tutte lo societa' e sta lavorando per organizzare al meglio la Final eight al posto dei playoff. Il numero uno della Lega Pro, fresco di nomina, si e' confrontato davanti al presidente del club Demetrio Moretti e ai panathleti con gli assessori comunali Emanuela Iorio e Maurizio Capri sullo stadio senza barriere di Acquasanta, al centro di numerose polemiche sui ritardi dell'apertura, e sul campo di Paganica con Gravina che ha incalzato i due a "poter spendere i 250mila euro per poter fare il campo".
Ad accogliere il presidente Gravina, che ha ricevuto una targa dal club service, anche una delegazione del Club Junior.
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