A rischio chiusura la polizia postale di Teramo e la polfer di Giulianova. Il sindaco giuliese, Francesco Mastromauro interviene sul piano del Viminale che prevede la chiusura di centinaia di sedi della polizia di Stato in tutta Italia. Per l'Abruzzo, si prevede la chiusura dei distaccamenti polizia stradale di Penne, di Castel di Sangro, dell'Ufficio di Frontiera marittima ed aerea e della squadra nautica di Pescara, delle sezioni Polizia postale di Teramo e Chieti nonche' dei posti di Polizia ferroviaria di Sulmona, di Ortona, di Vasto e di Giulianova, risparmiandosi momentaneamente il posto Polfer dell'Aquila perche' citta' colpita dal terremoto - sostiene il sindaco. So anche che alcune compagnie carabinieri, e lo stanno gia' facendo in altre regioni, verranno declassate a tenenze, con cancellazione inevitabile di stazioni minori. Sicurezza, sanita' e scuola non possono e non debbono essere sacrificate, perche' si disosserebbe l'Italia, gia' martoriata. Oltretutto, ed e' il caso della Polizia ferroviaria, i costi sono pressoche' nulli perche' le caserme vengono messe a disposizione dalle Ferrovie dello Stato. Mastromauro chiama alla mobilitazione i colleghi sindaci. A questo punto conclude il sindaco di Giulianova - credo sia necessario che tutti i sindaci delle citta' abruzzesi coinvolte nel piano di ridimensionamento studiato dal Viminale facciano fronte comune per scongiurare i tagli: per questo, oltre ad un incontro gia' calendarizzato con una rappresentanza sindacale della polizia di Stato, chiedero' al prefetto di Teramo un confronto sulla questione, magari insieme con il mio collega di Teramo Maurizio Brucchi, ed e' mia intenzione mobilitare gli altri sindaci tramite l'Anci regionale, in modo che il nostro siano un no corale all'ammaina-bandiera stabilito dal Viminale sulle politiche della sicurezza.
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