Per il Psi dell'Aquila l'Aeroporto dei Parchi di Preturo puo' svolgere contemporaneamente diverse funzioni. "Da un lato infatti si pone - dice il consigliere comunale Gianni Padovani - l'idea di sfruttare il sito per finalita' collegate ad attivita' in mano alla Protezione Civile, dall'altro un progetto che predilige unicamente il canale commerciale che dall'Aeroporto sembrerebbe poter scaturire. Non dimenticando poi la voce di quanti, piu' semplicemente, non lo vorrebbe affatto. Il punto di vista che personalmente mi permetto di sposare, insieme al gruppo consiliare del Psi (Antonio Nardantonio e Giancarlo Vicini), guarda ad un orizzonte un po' piu' ampio, in grado di contenere diverse esigenze e di rispondere a varie problematiche connesse all'Aquila e provincia. Escludere totalmente l'ipotesi legata al potenziale commerciale di una simile infrastruttura sarebbe un errore imperdonabile: simili occasioni - osserva il consigliere - vanno colte al volo e sfruttate diligentemente in funzione esclusiva della crescita, dello sviluppo, dell'ammodernamento e dell'accentramento in chiave nazionale di una citta' capoluogo di Regione, ahime', territorialmente e geologicamente costretta entro confini spesso rivelatisi troppo angusti. Catene montuose, rete viaria e ferroviaria, ad oggi palesi vincoli per una piu' comoda e dinamica percorribilita' verso e dalla citta'. Compensare e valorizzare per via aerea quanto per via terra appare piu' complicato a nostro parere - afferma Padovani - sembra essere una preziosa chiave di svolta per poter rilanciare un territorio che ha molto da dare e da offrire, ma che, come sopra espresso, risulta notoriamente chiuso agli impulsi esterni per tutta una serie di ragioni, prima fra tutte, il suo isolamento geografico e logistico. Avendo una comoda via di accesso all'Aquila offerta dall'Aeroporto di Preturo 'Giuliana Tamburri' non si tarderebbe a registrare, siamo certi, un'immediata crescita del commercio, del turismo artistico, culturale e religioso, anche in vista degli ambiziosi progetti che orbitano attorno al Capoluogo, candidato a Capitale Europea della Cultura per il 2019. Sarebbe una ulteriore modalita', insieme ai determinanti 15 milioni previsti dal Decreto 08/04/2013 del ministero per la Coesione territoriale (per la ripartizione dei 100 milioni destinati alle attivita' produttive stabiliti dalla Delibera CIPE n.135 del 2012), per rilanciare il polo turistico del Gran Sasso, oltre ad agevolare e promuovere l'incremento di quanti vengono attratti dall'immenso patrimonio verde dei parchi locali, dalle cime innevate delle nostre montagne, impreziosite da celebri laboratori quali l'LNGS (Laboratorio Nazionale del Gran Sasso) e centrali di studio come il GSSI (Gran Sasso Science Istitute) e l'Universita', a loro volta in grado di canalizzare l'interesse di studiosi e ricercatori"
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