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Pubblicato il 22/01/2015 20:08

Beni archeologici secono la Uil-Bact sarà soppresso il dirigente di Chieti

"Non ci sara' un dirigente archeologo alla Soprintendenza archeologia dell'Abruzzo di Chieti. Questo il risultato della riforma del ministero dei Beni delle attivita' culturali e del turismo voluta dal ministro Franceschini che dopo 76 anni ha deciso che Chieti non meritava piu' un dirigente a capo dei beni archeologici". Lo afferma in una nota il segretario della Uil-Bact di Chieti Giuseppe La Spada secondo il quale "e' quello che risulta dalla circolare numero 9 del 12 gennaio pubblicata sul sito del Mibact, dove a pagina 4 compaiono tutte le Soprintendenze archeologiche per le quali i dirigenti possono fare domanda, meno quella di Chieti. Invece L'Aquila, per dirla alla Razzi, si e' fatta una Soprintendenza unica tutta sua, sottraendo territorio e competenze a Chieti e alle altre Soprintendenze aquilane, grazie alle pressioni politiche locali. Uno scippo vero e proprio - accusa il sindacvalista - che attribuisce alla Soprintendenza aquilana anche i comuni del cratere delle provincie di Pescara e Teramo. Cosi' Chieti perde il dirigente dell'unico ufficio ministeriale con competenza regionale, dopo le spoliazioni di vari uffici (banca d'italia,ospedale militare,caserme militari,universita'). Da oltre 2 anni e mezzo manca il dirigente archeologo (l'ultimo e' stato il Andrea Pessina, ora a Firenze), con notevoli ripercussioni sul personale e sull'attivita' amministrativa. Se fosse un'omissione voluta significa che la soprintendenza teatina finirebbe ad interim, ovvero declassata e retta da un dirigente nominato a L'Aquila o in Molise. La soprintendenza archeologica dell'Abruzzo - ricorda infine La Spada - fu istituita nel 1939,il primo dirigente fu Giovanni Annibaldi; quindi fu retta per molti anni da Valerio Cianfarani e poi da Giovanni Scichilone"

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