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Pubblicato il 09/04/2014 12:12

Bussi, il Comune vuole tutelare la sua onorabilità

bussi, la gatta

Il Consiglio comunale di Bussi ha approvato ieri sera una delibera che accoglie una proposta del consigliere di minoranza Luca Navarra (Pd) nella quale si dà ''mandato al sindaco e alla Giunta Comunale di diffidare gli organi di stampa ad associare il nome di Bussi sul Tirino alla discarica, a tutela della onorabilita' di questo Comune con tutti i mezzi ritenuti piu' idonei allo scopo'. Nella stessa delibera la Giunta ha approvato di conferire al sindaco di considerare l'opportunita' di una class action per i danni causati dall'inquinamento alla salute dei cittadini, e di richiedere alla Regione Abruzzo e al Ministero della Salute di attivare un Registro dei Tumori e un'indagine epidemiologica per valutare i danni alla salute degli abitanti di Bussi e zone limitrofe.

 'La follia dei politicanti non ha limiti: il comune di Bussi denuncera' coloro che accosteranno il nome di Bussi alla discarica chimica abusiva piu' grande d'Europa. Ma il nome in dialetto BBusce o il latino Buxum potranno essere invece utilizzati senza correre il rischio di essere querelati. Oppure si potrebbero utilizzare le coordinate geografiche: la discarica a xx Nord e xx Sud e xx Ovest e xx Est. Fantastico, questo si' che significa risolvere i gravi problemi delle persone!''. Lo scrive su facebook il deputato del Movimento 5 Stelle pescarese Gianluca Vacca in merito alla delibera approvata ieri dal Comune della ValPescara, luogo dove risiede la discarica dei veleni chimici della Montedison.

'La delibera proposta dall'amministrazione - al contrario di alcuni interventi politici - era sicuramente positiva e incentrata sulla class action e sulle richieste di indagine epidemiologica per valutare i danni alla salute e di istituire il Registro Tumori''. Lo scrive Maurizio Acerbo, consigliere Regionale PRC-SE Abruzzo in una nota, in riferimento al consiglio straordinario sulle vicende della discarica dei veleni della Montedison a Bussi sul Tirino. Acerbo ricorda che ''ieri sono intervenuto ai lavori, assai partecipati, del Consiglio Comunale di Bussi. Quando ho sentito che al termine della seduta un consigliere del PD proponeva di inserire nel testo la diffida agli organi di stampa mi sono cadute le braccia, perche' una proposta del genere sfigura una delibera che aveva un dispositivo positivo. Chiedere un'informazione piu' attenta e approfondita su una vicenda complessa e' cosa giusta anche al fine di salvaguardare attivita' economiche positive nell'ambito del turismo naturalistico, della gastronomia, della pesca, ecc. Altra cosa e' chiedere di mandare diffide generiche che sono soltanto controproducenti e alimentano un'inutile contrapposizione piu' che con la stampa tra i bussesi e la popolazione della Val Pescara''. ''Come ho ripetuto ieri durante il Consiglio c'e' bisogno della massima unita' tra lavoratori, cittadini di Bussi e della Val Pescara e ambientalisti per far si' che il nostro territorio non venga abbandonato e che lo Stato investa nella bonifica e nel rilancio socioeconomico. Questa e' l'unita' positiva e lo spirito che ha animato l'amministrazione di Bussi nella seduta di ieri. Come al solito le proposte del PD a Bussi fanno solo danni: dopo l'Orim, la cava e il cementificio di Toto, ora ci mancava un emendamento volto a scatenare solo inutili polemiche danneggiando la stessa immagine del Comune di Bussi'', chiude Acerbo.

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