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Pubblicato il 14/06/2013 22:10

Camosci trasferiti nel Parco dei Monti Sibillini

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E' stata effettuata con successo, nei giorni scorsi, nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, la cattura di un camoscio, successivamente trasferito nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini allo scopo di rafforzare la popolazione di camoscio appenninico presente in quest area protetta. Il rilascio dell'esemplare, una femmina di 12 mesi di eta', e' avvenuto nell'ambito del progetto LIFE + Coornata, che vede come beneficiario coordinatore il Parco Nazionale della Majella e come partner associati i parchi nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga, dei Monti Sibillini e d Abruzzo Lazio e Molise, oltre al Parco regionale Sirente Velino e a Legambiente. Si tratta del terzo rilascio in poco piu' di un mese. Pochi giorni fa, infatti, e' stata liberata Laura, mentre un maschio (Fifty) di due anni di eta', e' stato reintrodotto nell area protetta ai primi di maggio. Il direttore dell Ente Parco, Marcello Maranella, ha espresso viva soddisfazione e un convinto plauso nei confronti dei tecnici del Servizio Scientifico dell Ente, le cui professionalita' e perizia hanno reso possibile effettuare in sicurezza le delicate operazioni di cattura. "Si tratta di successi che premiamo le politiche di salvaguardia perseguite dall Ente Parco nei confronti del Camoscio appenninico, la cui popolazione - osserva Maranella - costituisce oggi una risorsa per altre aree protette. Continuano in tal modo e si rafforzano le attivita' di collaborazione tra Parchi per la valorizzazione della biodiversità"

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