''Ancora una volta in materia di sanita' siamo costretti a prendere atto del fatto che la politica di risanamento messa in atto dal Commissario, presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, non migliora i livelli di qualita' assistenziale e relega l'Abruzzo in fondo alla classifica''. Lo sottolinea, in una nota, il consigliere Sel Franco Caramanico, commentando i dati diffusi da Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari nelle regioni, che ha pubblicato la ricerca 2012. Secondo tale studio, il 10,47 per cento delle strutture ospedaliere abruzzesi conferma standard di qualita' superiori alla media nell'assistenza ai pazienti. La maggior parte dei nosocomi, il 66,39 per cento, al contrario, attesta performance al di sotto dei parametri di qualita'.
''La realta' - osserva Caramanico - e' che il nostro sistema sanitario presenta molti elementi di criticita', quali l'inappropriatezza di alcune prestazioni, come l'utilizzo non congruo dei ricoveri ospedalieri e dei pronto soccorso dovuto all'organizzazione ancora insufficiente della medicina generale e dei servizi territoriali; le lunghe liste di attesa; l'ingiustificato livello di spesa farmaceutica per abitante; qualita' dei servizi sanitari molto differenziati, che spinge i cittadini a rivolgersi alle strutture di altre regioni per usufruire di cure adeguate''. Caramanico suggerisce a Chiodi di ''lavorare a un nuovo Piano sociale e sanitario regionale capace di garantire un'assistenza sociale e sanitaria partecipata'', di ''dare attuazione in modo programmatico a un nuovo benessere sociale'' ed ''ottimizzare il sistema integrato di servizi sociali e sanitari''. ''Tutte cose - ipotizza il Consigliere Sel -destinate, temiamo, a rimanere solo sulla carta''.
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