'E' ora di prendere coscienza che carrozzoni come quelli che guidano questa societa' partecipata non possono piu' essere sostenuti dalla politica in maniera incondizionata, ovvero senza tener conto del reale valore del servizio che offrono alla collettività'. Quando l'emergenza idrica dovuta alla rottura dell'adduttrice principale dell'Acquedotto Giardino non si e' ancora conclusa, un duro attacco all'Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) arriva dal segretario del Pd di Pescara, Stefano Casciano.
'Non e' la prima volta che ci ritroviamo a dover fronteggiare simili emergenze, forse anche piu' gravi, come accadde durante le forti nevicate dello scorso anno - ricorda Casciano -. Ci aspettavamo che i vertici Aca avessero imparato la lezione, ovvero che la manutenzione e' un dovere primario. Invece, ancora una volta bisogna correre ai ripari, perche', probabilmente, non si e' sostituita per tempo un'adduttrice vecchia e decadente, o perche' nessuno l'ha tenuta sotto controllo in questi mesi'.
'Eppure - conclude Stefano Casciano -, il costo delle bollette dell'acqua e' aumentato e i dirigenti Aca continuano a prendere lauti stipendi'.
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